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3000 italiani a Stara Gradiska 04/05/1949
Quanto avevamo pubblicato ancoro in uno dei nostri primi numeri delle edizioni settimanali con una corrispondenza campo di Stara Gradiska in Jugoslavia, dove denunciavamo l'esistenza di migliaia di nostri prigionieri, trova ora una nuova conferma nella dichiarazione riferita da un profugo all'Ansa. Si tratta di certo Primo CECCONI da Fagagna, 1000 quale, recatosi nel settembre 1947 in territorio jugoslavo per ragioni di lavoro, venne arrestato nel giugno del 1948 sotto l'accusa di spionaggio e messo in carcere a Zagabria. In seguito venne...
La pentola bolleper troppe ingiustizie - Luigi Maria Torcoletti 04/05/1949
La pentola bolle, bolle, ma, se non ha la valvola di sicurezza, scoppiera. Nel caso nostro la pentola e il terrilorio nazionale, e suo contenuto a l'elemento umano che vi abila. Ma i firmatari dell'iniquo trattato di pace per ]'Italia, infischiandosi di Papin e della sua invenzione, hanno raccorciato, nostro terrilorio, senza tenere minimamente conto che intanto il di numero dei suoi abitanti e salilo a ben 47 milioni! E hanno rimpicciolito la nostra pentola, carica di vapore, a vantaggio di un'altra. pentola, dove l'acqua poteva bollire...
AVVIS0 DELL' EGAS 04/05/1949
Poichè numerosi profughi continuano a trasferirsi a Fertilia di propria iniziativa, senza attendere il nulla osta da parte dello EGAS, ed allo scopo di evitare le difficoltà derivanti da un afflusso disorganizzato che, alla fine, si ripercuotono sugli stessi interessati, I'EGAS rende noto che le possibilità di conveniente alloggio e sistemazione a Fertilia sono attualmente esaurite. Man mano che si presenterà la possibilità di sistemazione a Fertilia di eltri esuli, l'EGAS provvederà ad avvisarne direttamente gli interessati, tenendo conto...
Nudi alla meta 04/05/1949
con un sonante appello in neretto alla finestra, il giornale"la voce del popolo"di fiume invita uomini, donne, bambini a darsi spietatamente alla raccolta per sette giorni consecutivi di tutti gli stracci, le ossa, la cartaccia e ogni altro rimasuglio perché-dice testualmente l'appello-tutto serve alla edificazione della nostra patria, tutto, sarà trasformato in nuovi prodotti per la nostra industria e per la nostra economia . Che la Jugoslavia di Tito fosse immiserita e grama è cosa nota anche agli orbi e i soldi ma che questa paese si...
Sintesi di vita nei campi - Foto 04/05/1949
Didascalia: Un tettuccio in un angolo, con sopra ammassati gli oggetti indispensabili alla vita di ogni giorno; così il profugo vivermi campi; vorrà al governo toglierli anche questo?non
L'onorevole de Gasperi visita lo stend Giuliano dalmata alla fiera di Milano - P. D. F. 04/05/1949
Milano, maggio Il Presidente del Consiglio dei Ministri, on. De Gasperi, il giorno 23 u. s. ha visilato la Fiera Campionaria di Milano. (in fatto normale, nella cronaca dei nostri quotidiani. Ma per noi profughi, da questa visita, abbiamo avuto una soddisfazione. Non solo nei padiglioni della meccanica, del turismo , dell' abbigliamento , dell'industria e del lavoro egli si e recato, ma anche a visitare lo Stand, preparato a ridosso del padiglione dell'artigianato. Uno Stand sui generis, dove nulla si compera, dove nessuna ditta di espone....
Ragioni politiche di un accordo. L'Onorevole Saragat è generoso ma con la Jugoslavia - L'irrequieto 04/05/1949
nel corso della sua recente visita a Venezia, il vicepresidente del consiglio onorevole Saragat è stato interpellato circa la portata dell'accordo italo-jugoslavo sulla pesca nell'Adriatico e sulla sfacciata esosità delle pretese fissate da Belgrado. In sostanza è stato fatto presente al vicepresidente del governo italiano di 700.000.000 l'Italia dovrà far affluire nelle depauperate casse di Tito, in pagamento del permesso concesso a pochi pescatori di esercitare la pesca, molto ridotta mentre, nel nostro mare Adriatico, costituiscono un...
Alla piccola città di via Laurentrina a Roma - ellepi 04/05/1949
un dalla redazione romana. Per uno di noi che, venendo da fuori, si ferma a trascorrere un giorno al villaggio giuliano-dalmata dell'E 42 e come ritornare al natio villaggio, alla piccola cittadina o al quartiere della città che ha lasciato da tempo ormai, portando in serbo, nell'Italia rimasta libera, non la pelle o una valigia con dentro poca roba, ma il proprio io: quell'indomabile spirito della nostra gente che e stato ed è sempre l'orgoglio nostro, la forza che ci ha permesso di essere italiani da sempre, attraverso la quotidiana lotta...

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