Primavera 1938: a Capo Compare la sentircela de marina che fasseva la guardia al deposito de benzina iera stada sostituida col personal de la milizia, consistente in un per de omini polesani de origine, che se dava el cambio giornalmente. In bosco, in sta bela stagion se sentiva un intenso profumo de violete e de ciclamini; a mi are piaseva andar ingrumar sii bei fiori cussì sconti sete a le propie foie, cantuzando: su nel celo brila le stele e le mute co le starsele, calze de seda le voi portar, scarpe de loca le voi marciar, le va in feto...

Chi non ricorda il nostro bel campo sportivo: il Campo Littorio come si chiamava ai miei tempi. Ero una fanatica dello sport e appena potevo, correvo ad allenarmi nella palla rilanciata, palla a volo, tennie con racchette fatte in casa con legno compensato e l'impugnatura cosi pesante da slogare i polsi, corsa, nella quale avevo però poca resistenza. Insomma tutto quello che era sport. faceva al caso mio. I saggipoi erano la mia passione; ci tenevo tanto a scendere in campo con la bella divisa però restavo sempre con l'amaro in bocca quando...

La depressione di D. Widlòcher (Laterza Editori, pp. 240) esamina, con linguaggio chiaro, accessibile a chiunque, «modelli ambiente e terreno biologico della depressione, facendo capire perché si é depressi, come si diventa depressi e soprattutto come si guarisce. Il radicchio in cucina di A. Zanotto (De Bastioni Editore, pp. 356) è una grande, curiosa, stimolante e -appagante raccolta di oltre 600 ricette con il radicchio rosso di Treviso ed il radicchio di Castelfranco Veneto: le soluzioni in questio. ne sono state dettate e sperimentate...

E po' ala fin me xe rivedo anche l'almanaco spedido più de un mese fa. E cossi ghe digo — brava! — ala Gloria per le sue divagazioni e le belissime poesie. Grassie a Mario (ve per gaver descrito tanto ben i nostri gioghi. qualchedun me iera novo ma I più li savevo e ,legendo me interornpevo per dir xe vero. giogavimo proprio cossi e l'ambiente iera proprio quel! L'Uccio Nassional ga avudo deie trovade ridicolissime, e! devi esser un archivio vivente del bonumor e dela ridada, e tanti complimenti a Enrico Cattoriaro per governa fato riviver...

de parole Ire ricordé de quel giogo che ,e trovava una volta sui giornai? Se tratava de un disegno sai complica e dentro a sto disegno, sconti tra le loie de un albero o in mero ai nuvoli, iera el viso de un orno, un cagneto e altra roba. Bisognava girar e rigirar el giorni fin che no sal-lava fora ste figure. EI giogo che ga inventa la Giuliana —triplo trarrà pe ala — xe conpagno. Prima se tute un misurar, e po', un fid a la volta, vien fora tute le parole, anca gliele che se ani anorum che no se le usa più. Go volò ce-pianta e me son...

Sono usciti, presso EDT. Chopin di G. Belotti, aggiornatissima e imponente opera su uno dei più grandi musicisti di ogni tempo che, per l'indagine rigorosa e documentata. ci restituisce tutto lo spessore umano ed artistico di un personaggio eccezionale ta cui arte viene analizzata accuratamente in ogni sua singola opera, nessuno esclusa, in un'ottica critica più che mai acuta ed agguerrita, e Musica e maschera di P. Gallorati, che affronta l'opera italiana del Settecento dall'inconsueta angolazione del libretto, attraverso cui é individuata...

Seconda parte Ritornando in via Castropola, c'era un muraglione fino al divo Gennuario; qui c'erano il terreno e la casa del sig. Killembran che si tolse la vita gettandosi nel pozzo del suo orto: scendendo, dopo la seconda rampa di scale, abitava la famiglia Samassa con a capo un bandaio: più giù c'era la lavanderia Adria che confinava con il negozio Dunain Corso. Tornando a salire per il divo dalla parte del negozio di stoffe Belci. alla prima rampa di scale abitava la famiglia Salvadori: alla casa accanto il sacrestano della chiesa Pian...

Il tema della caccia allarga il dialogo a macchia d'olio, tra noi e all'esterno, offrendo un aggancio che ci sembra importante cogliere per stare al passo con i tempi, fatti anche di queste attenzioni che coinvolgono interessi e sensibilità che riguardano tutti nella società in etti viviamo. MI no, però Cara e gentile sigazra Lilia Fabretto. se il direttore me !a consente. mi piace non lasciar cadere l'argomento del suo pungente trafiletto (n. 2378) del quale, in definitiva, riconosco la ragione, pur se devo difendere anche il mio punto di...

L'Arena„ di Verona ,ha pubblicato il 5 ottobre 1984 questa lettera: «Vorrei che almeno uno dei sudtirolesi che hanno partecipato alla manifestazione irredentistica in occasione dell'anniversario della rivolta di Hofer, rispondesse ad un mio ricorrente interrogativo: ma, insomma, cosa vogliono ancora? E' inevitabile che quando si perde una guerra tutti devono pagare, ma alcuni pagano più degli altri. Io ho sposato un esule istriano, di Pola precisamente, ed ho quindi vissuto molto da vicino il dramma di questi profughi che per rimanere...

L'Italia ufficiale ha ricordato anche quest'anno gli sventurati Caduti delle Fosse Ardeatine; ed ha fatto bene, perché essi meritano il nostro rispetto ed il nostro ricordo. Ma, se riandiamo con la memoria a come si giunse a quel tragico episodio, è proprio meglio tentare di dimenticare la genesi e la cronistoria (non certo la conclusione) e limitarsi a portare corone di fiori a quelle infelici, innocenti vittime. Come appunto fa l'Italia ufficiale! In Italia si ricorda. si commemora si stigmatizza ogni episodio compiuto in guerra dai...