Tramite la distribuzione della società Adigi (via Economo, 12/3) l'Arena può essere acquistata presso le seguenti edicole a Trieste: Bonetti Gianna, Pass. S. Andrea 12 lakornin norma, via Revoltella 38/B Sablich Romana, Corso Italia 9 Porro Riccardo, Piazza Goldoni 11 Speditalo Francesca, via di Cavana 8 Demeo Antonio, Piana Venezia Druscovich Nerina, Passo di piazza I S'ama Ada, Largo Barriera Vecchia Libreria Tergeste, Galleria Tergesteo Abatangelo Renato, via Roma 3 Favretto Maria Pia, via Baiamonti 58 Bergodaz Pierina, via Ghega 3/A

Ringrazio commossa Aldo Franzutti per il bellissimo articolo e per la generosa offerta in memoria di Don Felice, suo caro insegnante e mio indimenticabile zio. Mi si è proprio allargato il cuore leggendo quelle belle e sante parole, profondamente meditate. Per me è un documento di grande valore, che tengo come perla preziosa. Ricambio il fraterno abbraccio con infinita riconoscenza. Irene Dolzani

Gina Siili lire 10.000, Rino Premate lire 27.000, Marino Coglievina lire 10.000, Mario Carloni lire 7.000, Ferdinando Bacicchi lire 17.000, Alice Benco Lovrinovich lire 7.000, Demetrio Laganà lire 77.000, Francesca Belli lire 100.000 (con tanti auguri di buona Pasqua), Vittorio Mileta lire 7.000, Anna Maria Bearzi lire 5.000, Luciana Baruzzi Zaratin lire 20.000. Ringraziamo vivamente tutti I sostenitori dell'Arena.

Pensierini Restar inganai xe ciapar la fregada credendo. Tempo indrio vantavo che la gente istriana, fiumana e dalmata xe la meo; adesso son persuaso. Se i confini del mondo xe quei del momento la Jugoslavia ce oltra confin. Noi esuli istriani, fiumani e dalmati semo i più caldi italiani del'Italia. Le veneziane le sta ben su ogni finestra istriana. Rimpianser el passato xe ricordar bei tempi. Xe mal cior tufo l'orto se apartien solo la verdura. Ei nome dele citadine istriane senza el San qual Santo le aiutarà? Se i antichi romani i vegnarla...

Guardo un'antica carta di Pola. Più che di una città si potrebbe parlare di un villaggio; piccolissima, la zona abitata è racchiusa da una cortina di mura con numerose torri di guardia e con due porte munite che prospettano una verso l'arena e l'altra verso il mare. Al centro della cerchia di mura sorge il castello di forma rettangolare con quattro cunei angolari ed alla sua base, in semi-ellissi, si snoda una strada fitta di casette che non è difficile identificare con il nostro corso. Alle due estremità e leggermente isolati sorgono l'arco...

In «Capitava in Pietae Julia» Leopoldo Bari (Arena n. 2431) noi ga sento che durante quota buia gita a Brioni gavemo fato una de quale magnade nel boscheto, che solo quela volta de muli sani come che ierimo podevimo far, e che me nem, durò sempre perché ierimo tufi distiradi con la pausa per aria de no poderse mover, aspetando d'r digerir per andar dopo a balar. E cussì stanchi de balar e pieni de ficca se gavemo imbarca sulla «Faveria» con la speranza che la vela... al vento, sinsolando ne portassi in caso-tiara. Invase gavemo imbrocà una...

Nell'azzurro cielo, le rondini, rapide, con il loro imprevedibile volo, messaggere di un periodico, nuovo, ciclo di vita, che puntuale si ripete a suggellare un'aspettativa primordiale dell'uomo, che ogni anno si compiace di queste presenze. Esse scandiscono gli alterni umori dei nostri pensieri. Le loro presenza rallegra, la inevitabile scomparsa ci rattrista. Corsi e ricorsi della natura che, a saperli leggere, sorreggono l'animo nel mutevole gioco dell'umana esistenza. Aldo Vallini