Il numero unico «Trieste 1914-1918 Teatri e cinematografi in tempo di guerra• mi viene spedito da Trieste da un illustre amico: Cesare Barison, tuttora appassionato cultore di tutto ciò che riguarda il passato artistico, e soprattutto musicale, della nostra città. Il suo volto giovanile campeggia in mezzo alla pagina dove si rievoca un suo memorabile concerto tenuto al Politeama Rossetti il 2 marzo 1918. La sua presenza, infatti, ha dominato la scena del nostro concertismo per più di un cinquantennio, essendo cominciata nel 1907! Ma la sua...

L'esodo ha assunto l'ampiezza che ha assunto perchè accanto alle motivazioni di carattere nazionale, agirono motivazioni di carattere sociale, umano, materiale, e, quindi, dí carattere ideologico. Ciò che, sotto l'usbergo d'una ideologia internazionalista, si tentò di fare nell' Istria, non resse alla prova dei fatti. Non perchè la reazione fu più forte, come si volle semplicisticamente asserire, ma per l'intrinseca debolezza di quel presupposto astrattamente concepito e malamente esemplificato. Infatti, anche dando per buona la sussistenza...

A ROVIGNO d' Istria si e svolta alla fine di aprile la Rassegna delle scuole medie della minoranza italiana che ha visto la partecipazione di circa 350 studenti in rappresentanza dei ginnasi di Rovigno, Pola, Fiume, Capodistria nonchè dell' Istituto economico e della Scuola apprendisti di Isola. Insieme alle gare sportive vi è stata nel mattino e nel pomeriggio una tavola rotonda svoltasi su argomenti attinenti alla scuola italiana e in serata al teatro cittadino «Gandusio» le schiere studentesche hanno offerto una rassegna.

E' stata firmata, a Trieste, la convenzione tra l'Opera per l'assistenza ai profughi giuliani e dalmati ed il Commissariato Generale del Governo per un programaa edilizio di due miliardi. con il quale si risolverà definitivamente il problema dei profughi ancoro nei Centri di raccolta. Solo a Trieste ci sono ancora profughi giuliani e dalmati nei Centri di raccolta. Il presidente dell'Opera prof. Ernesto Manuelli ha visto una calorosa lettera di ringraziamento ai consiglieri regionali Sergio Coloni e professor Nicolò Ramani che, nella sede di...

Or non è molto, il «grande balcanico» ha predicato a Zagabria sul peggioramento della situazione internazionale (leggi: esclusa la Jugoslavia), per le continuate manifestazioni d'una politica di forzo e d'aggressione (mentre la politica d'aggressione è finita e non si vorrebbe che riprenda, verso i passati aggressori che possono aver rubato p. e. alcune zone di montagna della provincia di Gorizia, dal trattato di pace già assegnate ali' Italia), nonché eli ingerenza negli affari interni di altri paesi. Ma questa non era che una piccola parte...

A BUIE d'Istria il Circolo italiano dl cottura è diventato il centro motore e di attrazione della vita sociale e ricreativa del luogo, dando così una impronta alle tradizioni locali conservate dagli abitanti e contribuendo a conservarne le caratteristiche, a cominciare dalla lingua. Onesto ruolo si avverte anche nel fenomeno che porta a constatare come gli stessi immigrati slavi che formano oggi la maggioranza, si sforzino di imparare la lingua italiana al punto che non c'è alcuno di essi che oggi non la parli. Con riguardo a questa funzione...

Il dott. Manlio Cace, presidente dell'Associazione Nazionale Dalmata ha così scritto al Giornale d'Italia Ogni tanto qualche altra voce, oltre alla nostra. si leva per ricordare l'abbattimento del monumento di Nicolò Tommasco nella sua Sebenico avvenuto nel 1945. Quel monumento, opera di Ettore Ximenes, venne eretto il 31 maggio 1896 con il denaro offerto da tutti i cittadini della Dalmazia. senza distinzione di lingua, uniti per onorare la memoria del grande dalmata . Nella penisola, oltre al busto al Pincio, abbiamo altri due monumenti a...

Se è potuto accadere che le commedie musicali precedenti venissero frettolosamente giudicati, male alla prima puntata per poi riscattarsi completamente alla seconda, per «Addio giovinezza» è avvenuto il contrario. Peccato per gl'interpreti, che sono stati volonteiusi e intelligenti, ma il lavoro è fallito. Basterebbe il ballo della fine, quello delle Caterinette: quando mai ai primi anni di questo secolo, e con quei vestiti!, si e ballato cosi? Rotolamenti a terra. ragazze che salgono a cavalcioni delle schiene maschili lunghe distese, un...

Mentre nelle cittadine al mare le pietanze erano ricche e variate, le famiglie rurali consumavano pasti frugali e monotoni : la carne era considerata un lusso. Fino al '900 era rimasta in voga la carne di castrato. Però in occasioni dì feste religiose e familiari la gastronomia esplodeva. Cadevano numerosi i dindi, i capretti, i «caponi», i galletti. Specialmente i dolci erano legati alla tradizione a cui non si doveva sfuggire. Ogni varietà tramandata da nonna a nipote era fissa a quella data festa e a quella solennità. Le «fritole», gonfie...

Dalla molta del molo volgendo le spalle al mare sostai ad ammirare la tua piramidale architettura, Rovigita. Quelle tue case abbarbicate muro a muro, tetto presso tetto quasi a sostenersi l'una all'altra per proteggere il campanile svettante contro il ciclo, S. Eufemia. Volli salire fino ad esso. Per le strette contrade tra i ciottoli candidi percorsi tra' pareti corrose, muri cadenti,' piccoli romantici balconi ed archi eleganti, l'angusta via. Mi soffermai a leggere una vecchia scritta sopra un portale antico: io Domenego Nicolò deto...