il Presidente della Repubblica ha conferito al vice presidente nazionale dell'ANVGD, dott. Antonio Smojver, l'onorificenza di Cavaliere nell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Felicitazioni vivissime.

Piano piano, sommessamente e, quel che è peggio, anche all'insaputa di quasi tutti, l'olivo d'Istria va scomparendo. Un'uscita di scena fatta in punta di piedi, lenta ma progressiva. Le poco più di quattrocentomila piante, comprese pure quelle che per raggiunti limiti d'età o per incuria non fruttano ormai più, stanno vivendo giorni difficili. Al rinnovo degli oliveti non si pensa, è cosa d'altri tempi: del periodo austro-ungarico quando, fra l'altro, un giovane prima di poter sposare aveva l'obbligo di porre a dimora un determinato numero...

. T. V. Nei vari canti popolari non sono stati soltanto i motivi . a riscuotere interminabili applausi, motivi conosciuti e sempre belli, ma appunto la elaborazione da lui eseguita e che ha dato delle particolari modulazioni di motivi. P. Q. Ha scritto poi ancora: in poche cartelle non potevo mica fare la storia della letteratura del '900. L'averli ignorati, in quel particolare scritto, non significa certo che, per me, non valgono nulla. Anzi. E poi di nomi dei grandi che in una maniera o nell'altra hanno influenzato la letteratura ne ho...

Carlo Lona e un uomo mirabile, cui fiori e animali, nella libera natura, sanno parlare e farsi intendere. Quando andavamo assieme per giorni, con l'unico mezzo di trasporto meccanico che era la bicicletta egli mi fermò (eravamo in Val Taleggio, lungo l'orrido che lo inizia e dove le cascate frequenti sono cosí diversamente meraviglianti dall'una all'altra) per cogliere con delicatezza una primula elatinoide: «Mi ha chiamato — mi disse —acciocché non passassi via senza vederla, come tu stavi per fare». Fu il giorno in cui capii che la Natura...

Il prof. Antonio Borme, presidente dell'Unione degli italiani dell'Istria e di Fiume, ha tenuto una conferenza stampa nel capoluogo del Carnaro sul problema dei rapporti del gruppo nazionale italiano con la nazione d'origine. «Alcuni fattori negativi -egli ha detto tra l'altro — hanno concorso a frenare alquanto lo sviluppo culturale delnostro gruppo nazionale in rapporto-alla maggioranza; questi fattori possono essere così sintetizzati: impoverimento delpatrimo. nio linguistico, mancanza di necessari mezzi didattici, libri, conferenze,...

La sera del 15 marzo, all'Unione degli istriani a Trieste, nonostante il tempaccio piovoso, si sono riuniti numerosi i componenti la «Famea Umaghese» per onorare ad un tempo, il poeta Giuseppe Martinello ed il prof. Francesco Muggia giunto espressamente da Padova per presentare le liriche testè uscite del maestro Martinello. Il prof. Muggia, insegnante al «Barbarigo» di Padova, di recente, a Roma, ha avuto un alto riconoscimento per la sua lunga attività d'insegnamento, e lo ha posto bene in risalto il presentatore dell'oratore che si...

Il Domani, periodico sicittàno, ha pubblicato nel numero del 23 gennaio 1969 un articolo di Castrenze Civello dedicato ad una «Saga istriana» di Ignazio Calandrino. Riportiamo la parte centrale e quella conclusiva dell'articolo. Le Saghe sono scaturite dall'origine dei primevi e fino alle più recenti ne abbiamo ascoltato l'eco, come le più belle espressioni della forza della nostra civiltà in cammino. Varie e tutte singolarmente importanti, riassumono e condensano in vasti affreschi, d'una semplicità e altezza veramente epiche, il senso...

Nella cittavecchia di Buie c'è una piazzetta che tutti chiamano Piazza delle erbe. Delle erbe è rimasto purtroppo solo il nome; dei banchi con i venditori di ortaggi nessuna traccia. Ormai sono pochi gli agricoltori che si dedicano alla produzione della verdura e di questi pochi una gran parte vende i prodotti alla cooperativa oppure si reca direttamente sui mercati di Pirano e di Capodistria. D'altra parte è arcinoto come durante la stagione turistica l'offerta di prodotti ortofrutticoli non soddisfi, specie lungo la fascia costiera. Che...

Pier Antonio Pistcka era nativo di Ulbo. Dire Ulbo, a Zara, era come dire legno, legno da ardere, beninteso; ma, sia chiaro: legno forte, resistente: quercia. Non che la quercia sia un gran legno per fuochi, appariscente e vivace nell'ardere; è leggero, lento, legno da «bronze». Gli ulbesi, dal loro legno, avevano tratto fama di gente robusta e resistente, non facilmente domabile, piuttosto inquieta, ma decisa. I Pistcka venivano da antica prosapia, non si sa bene quale, probabilmente dall'interno della costa istriana, passati sull'isola per...