Sergio Endrigo, il popolare cantante, è nato a Pola il 15 giugno 1933. La passione per il canto gli venne in eredità dal padre, cantante lirico che, nel 1922 aveva cantato al Dal Verme,allora il più prestigioso teatro lirico milanese, dal momento che la Scala era chiusa. Rimasto orfano prestissimo e lasciata nel 1947 la città di Pala quando questa venne assegnata alla Jugoslavia, Sergio Endrigo prima di giun. gere al successo con te sue canzoni fece un po tutti -i lavori, compreso il «lift» negli alberghi. Dopo anni di tirocinio finalmente i...

Capitolo XVIII La perdita degli occhiali fu l'ultimo colpo infertomi a coronamento della malvagità del trattamento subito sino a quel momento. Senza di essi mi sentivo maggiormente, anzi totalmente, in condizioni di inferiorità. Sapevo quanto fosse impor. tante la completa capacità di vedere nell'affrontare le situazioni che successivamente potevano presentarsi. Inoltre le privazioni e i maltrattamenti avevano ancor più indebolita /a mia vista, già scarsa in ambedue gli occhi. Quella notte non valsero a nulla le rimostranze di fronte a...

Il 12 ottobre la comunità dalmata di Venezia ha festeggialo San Simeone, il venerato patrono di Zara. All'annuale appuntamento gli zaratini si sono ritrovati in gran numero ed è stato come al solito un incontro lieto e festoso; nella caratteristica fondamenta antistante la Scuola Dalmata sono convenuti non solo dai vani sestieri cittadini -ma anche numerosi dal Lido, da Mostre e da Marghera. Non pochi poi da altre località del Veneto come Treviso, Bassano, Vicenza, Rovigo sicché l'incontro ha assunto quasi la fisionomia di un raduno...

In via Minerva xe un'osteria xe del polesan. Se vado esule la porto via quel'osteria con mi lontan... Non può cantare che questa canzone l'uomo che procede, non si sa verso quale meta, con passo deciso, anche se le scarpe sono scalcagnate. Il suo corpo muscoloso è insaccato in uno sdrucito abito da lavoro; il cappello, buttato all'indietro, è sformato e lascia sfuggire sul davanti un ciuffo di capelli; la camicia è sbottonata, aperta dal collo al petto. Canta a piena voce, torcendo la bocca. Le sopracciglia sono due archi a sesto acuto,...

IV Tornò a casa, mangiò un boccone, anzi mangiò di buon appetito e poi andò a fare il chilo, ma dormì poco. Dormì poco, si svegliò presto e, fuori dagli scuri della sua cameretta, vedeva il cielo chiaro, rovente, e gli balenò alla fantasia la canzone di Stenka Rasin, quella che fa Volga, Volga fiume sacro; per un attimo gli balenò e poi basta. Era questa una musica diversa da quella di prima ma era sempre musica, ma che strano, o forse gli uomini si erano messi a comunicare in note di pentagramma? Quando si fu alzato, la lavoratrice addetta...

Il 12 ottobre scorso i coniugi Antonia e Giovanni Della Grotta, altra munitemi. hanno festeggiato in buona armonia le nome d'oro assieme ai figli Giuseppe e famiglia, Maria e famiglia, Luigi Ughettl (nipote) e famiglia. Il sacerdote don Gildo, plsinoto, ha celebrato le Santa Messa stella chiesetta «Ancona» di Spilimbergo, ed ha accompagnato l'ufficio con un bellissimo discorsetto. Felicitazioni e auguri vivissimi anche da parte nostra a nome di tutta la famiglia degli istriani, e in particolare dei pisinoti

In occasione del XIX congresso del. l'A.W.R. è stata organizzata una manifestazione collaterale di notevole importanza: si tratta della Mostra documentaria sull'aiuto fornito dai vari Paesi europei alla soluzione del problema dai rifugiati. La mostra che si componeva di 34 pannelli ha trovato sede nel palazzo del Municipio di Udine dove è rimasta aperta al pubblico che in gran numero si è recato a visitarla. In concomitanza con l'apertura del congresso la mostra è stata inaugurata dal senatore Giovanni Leone ac. compagnato dal sindaco di...

Li vedo spesso per le strade che accompagnano a scuola i nipotini, sbarbati e lindi come giovincelli, oppure seduti sulle panchine in orecchi di due o tre si raccontano storie vere e fatti successi in gioventù da militare o al fronte. Quasi -tutti portano all'occhiello il distintivo di combattente, molti d'invalido, oppure qual. che nastrino delle campagne fatte. Ciascuno di loro rappresenta un libro di ricordi e di storia vissuta, incredibile forse per molti giovani, ma purtroppo vera. Hanno ancora vivo e presente negli occhi e nel cuore...

164 Per antichissima consuetudine descritta nella mariegola, il gastaldo della Confraternita dei Marinai di Capodistria doveva dispensare, il giorno della festività di San Nicolò, «un pane acconzia di Zuccaro, ed Oglio del peso di circa Once venti quattro» a ciascun confratello, che a sua volta doveva versare una contribuzione di L. 3 a beneficio della Confraternita, la quale, per tale dispensa, forniva al gastaldo 3 staia di frumento e 10 ducati all'anno. La «banca» della Confraternita (1) indirizzava al governo, nel novembre del 1801, un...