foto Didascalia:L'itinerario del viaggio di «mistro» Matteo Politeo con la «Donau» intorno al mondo VI Il .dì 18 ci colse una bufera di neve e vento tanto che ci indusse a dar fondo a due ancore. Poi accendemmo i fuochi in macchina, levammo le ancore e ci dirigemmo a tutta forza di macchina verso la metà del canale dove venimmo dopo 4 ore. Cessato che fu il tempaccio ritornammo all'ancoraggio di prima. Al domani abbiamo fatto provvista di carbone ed il 20 alle 151/2 pom. si prese la via di Montevideo. Alle 9 pom. del medesimo giorno...

L'indomani era una grande festa, festa religiosa e civile, in quanto si celebrava il Corpus Dominii, e alla processione solenne partecipavano Monsignor Arcivescovo e Sua Eccellenza il Luogotenente, seguiti da schiere di illustrissimi esponenti delle autorità religiose e civili, e — dimenticavo — intervenivano in forma ufficiale anche i militari di stanza nella città. Fin dalle prime ore della mattina vi era gran fervore per le calli principali e soprattutto, naturalmente, per la Calle Larga, la quale doveva venire traversata dalla...

Un manifesto fatto stampare e affiggere a Grado dall'instancabile cav. Giuliano Mattiassi — ma dove li trova i soldi? probabilmente li mette di tasca sua! — avvertiva gli istriani che mons. Antonio Santin, già vescovo di Trieste e Capodistria, domenica 12 settembre avrebbe celebrato nella basilica di Grado, della quale è patrona Santa Eufemia, che è anche patrona di Rovigno, una Messa solenne. E la domenica nella basilica accorsero numerosi istriani, residenti a Grado e altrove, istriani di Pola, di Pisino, di Rovigno, di Pirano, di Parenzo...

La retrospettiva sulle vicende diplomatiche connesse al problema giuliano, tracciata dall'ex ambasciatore Guidotti sulla rivista Trieste e che abbiamo commentato nei tre numeri dell'Arena precedenti a questo, trova il suo punto di riferimento conclusivo nel trattato italo-jugoslavo sottoscritto ad Osimo. Un punto d'arrivo contraddistinto dalla costatazione tratta dallo stesso Guidotti che «per noi è stata indubbiamente una rinuncia, una dolorosa rinuncia». Lo disse anche il presidente del Consiglio Moro chiedendo alle Camere il P ottobre...

Non so che tempo facesse quel giorno, il 18 dicembre del 1951, a Milano, ma è facile immaginarlo. Le stagioni, a Milano, son sempre quelle, da secoli, né possono cambiare di punto in bianco: freddo e nebbia; caldo opprimente e aria soffocante; ma anche qualche bella giornata di sole e «quel cielo così bello quando è bello ...» Ma mi piace immaginare che fosse una giornata umida e buia, una di quelle giornate in cui la bruma autunnale avvolge ogni cosa, e fors'anche fredda, quando verso le otto del mattino, il dottor Pauletta varcò la soglia...

Bella l'estate! Bella, anche con il sole a sprazzi ed il cielo a spruzzi. Bella perché varia, piena di imprevisti. E sono proprio questi a rendere desiderabile la più nuda delle stagioni. Del resto, se non ci fossero gli imprevisti, belli o brutti che siano, la vita sarebbe un lungo sbadiglio. Guardate come si è comportata con me questa estate. In giugno vengo preso dai cinque minuti «del m...», di cui prima o poi sono colpiti tutti. So per esperienza che un certo lavoro non si può fare mai a mani nude, tuttavia lo compio e mi ustiono la...

Tre sguardi da diverse angolazioni sulla Riva a Pola Via delle Scuole a roca Clivo San Francesco e Museo Civico a Pola

III La città è capolinea della ferrovia Trieste-Pola costruita con criteri essenzialmenti militari. La ferrovia dalla stazione prosegue lungo le rive per collegare l'arsenale ed il cementificio. La campagna circostante (Peroi) fornisce dell'ottimo olio noto fin dall'antichità (Pola ne doveva anche un tributo a Venezia). Le vicine cave davano dall'epoca romana (e sono dette infatti «cave romane») la famosa pietra da costruzione dell'Istria che servì perla costruzione dell'Anfiteatro Romano, del Teatro Romano Maggiore, del Palazzo Ducale di...

Per onorare la memoria della cara Elvira Marini, recentemente scomparsa, le cognate Iati e Mimi e i nipoti elargiscono lire 30.000 pro Arena. Per onorare la memoria dell'indimenticabile papà Giorgio Apollonio nel 30o anniversario della sua dipartita (15.9.1946), i figli Nerina, Licia e Bruno elargiscono lire 5.000 pro Arena e lire 5.000 pro Orfanal S. Antonio. Per onorare la memoria della cara Jole Licini, Geny e dott. Attilio Paliaga elargiscono lire 10.000 pro Arena. Per onorare la memoria del caro maestro Polito Ferrarelli, deceduto...

Esule. Questo nostro dialogare è giudicato da qualcuno come una forma di ostilità alle affermazioni escatologiche: questo è il vero, e basta. Eppure ci rendiamo conto che sempre, anche nella vita della Chiesa dove l'escatologia è di casa, la diversità delle posizioni — e con che intensità — è possibile. Perciò i convincimenti che ci animano debbono essere posti a raffronto con quelli degli altri, per cercare di scoprire ciò che di diverso può emergere su uno stesso tema. Dire che è ingeneroso richiamare il fallimento dei due deputati uscenti...