Anteo Lenzoni, presidente del Tribunale per i minorenni di Trieste, é diventato nonno per la seconda volta. Al nipotino Alessandro Maienza, della figlia Carla, si è aggiunta ora la nipotina Foscarina Variola, della figlia Giuliana. Ai nonni, ai genitori tante felicitazioni; a Foscarina tanti auguri.

ANTONIO FLACIO esule da Pola - foto Nel secondo anniversario della morte di Antonio Flacio, avvenuta a Gorizia il 2 marzo 1975, lo ricordano Giovanna Mazzani, Bianca Marina e i nipoti. DOMENICO GROPUZZO - foto Il 29 gennaio è deceduto a Rovereto, all'età di 69 anni, il dignanese Domenico Gropuzzo. «Menigo Strupa» aveva tanta voglia di lavorare e la sua vita è stata un continuo darsi da fare per la famiglia, per il sindacato libero, per i profughi e per l'Associazione invalidi del lavoro del cui direttivo faceva parte. Era benvoluto e la...

Me trovavo da poco in colio — dove i ne gaveva mandado per tirarne via dai campi profughi — e già jera el periodo de le feste. Tuoi noi muli fazevimo pro geti per tornar a casa qualche giorno, a casa, per modo de dir... o per no dir semole «campo profughi». Secondo noi i doveva ciuder cl porton per mancanza de malaria... inveze... a mi (ma no solo a mi, se capisse) me 'riva una letera del pare. Ancora ogi me ricordo cossa al me scriveva, quale parole le me sona in te l'orecia ogni anno de questo periodo. Cassi el me scriveva el mio caro...

III A Vergarolla un conoscente porta in sandolino mia sorella e me, intento a cercare qualcosa nell'acqua. Ambedue abbiamo il costume da bagno «lungo». Qualche anno più tardi la nonna paterna portò tutti i suoi nipoti (otto per la precisione) dal fotografo. Sono il primo a sinistra, il più alto (sono anche il più vecchio!), capelli a spazzola, camicia bianca aperta, giacca a due bottoni. Sul retro: Fotografia Fiorini Succ. Articoli Fotografia. Pola, Via Sergia n. 65. A casa nostra, in cucina, con l'autoscatto. Capotavola mio padre e mia...

III In tal modo gli uomini dell'antichità erano ben diversi da quelli medievali sotto ogni aspetto sociale e politico; diverse le razze dominanti, la religione, i costumi, l'educazione. Però gli uomini dell'età di mezzo, e questo è sintomatico, credevano di vivere ancora nel tempo antico, credevano che in loro l'opera degli antichi continuasse e si coronasse, poiché essi possedevano la vera fede, che ai Greci e ai Romani non era apparsa. I barbari poi distrussero l'impero di Roma senza averne l'intenzione; si può dire anzi che non ne avevano...

Attività e programma dell'Ente nazionale lavoratori rimpatriati e profughi: SIRACUSA. In costruzione 55 alloggi per profughi. CATANIA. Consegnati 72 alloggi ad altrettante famiglie di profughi. Gestione del Centro assistenza domicittàre per anziani inabili e minori, riservato ai rimpatriati dall'Eritrea, non integrabili nella vita attiva. Istituita una scuola materna. AVERSA. In costruzione 54 alloggi per profughi. In cono accordi con la Regione Campania per la chiusura del campo profughi di Avena a seguito dell'istituzione del Centro...

Era il 22 dicembre, un gelido pomeriggio di fine anno. A Fiume, la bora tagliava la faccia. Mani e piedi, così indifesi, coperti in qualche modo (noi ragazzetti crescevamo in fretta e non era certo facile trovare scarpe e guanti) diventavano insensibili nonostante il nostro pestare i piedi per terra. Eravamo alla stazione in attesa del treno che ci avrebbe portato lontano, per un viaggio senza ritorno; ma allora non ci credevamo ancora o forse nessuno voleva crederci. Erano con noi, per salutarci alla partenza, zii, cugini per i quali non...

ARTE E CULTURA In memoria di Brusin e Morassi - foto Didascalia:Nella foto Mario Mirabella Roberti e Decio Gioseffi Nella sala del Consiglio comunale sono stati ricordati i professori Antonio Morassi, critico d'arte, cittadino onorario di Gorizia e Tita Brusin, eminente archeologo di Aquileia, scomparsi nei mesi scorsi. La manifestazione, organizzata in collaborazione fra il Comune di Gorizia e gli Istituti di archeologia e storia dell'arte dell'Università di Trieste, ha offerto alla città un ritratto delle due personalità della cultura...

di Bepi Nider «Alora, ragazzi, volemo andar?» L'infaticabile Dino Benussi ci aveva chiesto d'accompagnarlo, dopo cena, in un giro d'ispezione lungo la riva dove, sotto ogni mucchio di masserizie malprotette da qualche telone, vi erano dei nostri ragazzi che vegliavano: era il 9 febbraio 1947 e si temeva qualcosa. Con Dino, oltre a me, se ben ricordo, c'erano Cossara, Biasi, Merni, Dellabernardina, Guglielmi, Rusich... una decina di giovani maturatisi nella guerriglia, nell'armata del silenzio, nelle carceri, nei campi di sterminio. Strade...