Didascalie: Al ristorante sopra il «bianco»: Livio Pericin, Stelio Paliaga, Angelo Solazzo, Lino Brazzano e Ferruccio Smolizza Alcuni partecipanti all'incontro degli ex del Grion svoltosi a Pola: Terlon e Poggipollini insieme per l'omaggio a Fabbro Berlo Milli con il pallone tra i piedi, oggi; ma il prato verde è soltanto quello di Malosco (Trento) II Nell'atrio dell'albergo, sono già quasi le cinque del pomeriggio, l'ora del tè, (ma nessuno lo offre...) cara a García Lorca, e Lino Brazzano, il non dimenticato «Rossetto» degli anni 194043...

Per onorare la memoria di Marietta Dazzara, i nipoti Dario, Tige e Ave Camicioli elargiscono lire 35.000 pro Arena. Per onorare la memoria della zia e dei cugini Mingaroni, periti nella sciagura di Vergarolla il 18 agosto 1946, Giuseppina Gorini Tavi e il marito Paolo da Mantova elargiscono lire 5.000 pro Arena. Per i prossimi onomastici delle signore Elena Molaschi e Maria Milani, alla loro memoria i coniugi Luigi ed Alexandra Tirotta da Borgio Verezzi inviano a «L'Arena di Pola» la somma di lire 5.000 per un buon proseguimento del...

L'avere rispettato una linea di verità — dire le cose come sono e non come vorremmo che fossero — ci ha procurato spesso contestazioni rabbiose, quasi sempre anonime, ma anche rifiuti di organismi più o meno rappresentativi. Perciò il traguardo del numero duemila desideriamo sia, come abbiamo già puntualizzato nelle due note che hanno preceduto questa, un momento di verifica integrale, per guardare a fondo in noi stessi nella ricerca di ciò che vogliamo. Riproponiamo, quindi, il discorso degli obiettivi che il giornale ha perseguito per...

«DESIDERIO DI ETERNITA'», di F. Alquié, pp. 132, lire 7.000, Il Pensiero Scientifico Editore. «SAGGI SULLA CREATIVITA'», di AA. VV., pp. 218, lire 14.000, Il Pensiero Scientifico Editore. In «Desiderio di eternità» Ferdinand Alquié «investiga» il tormento dell'uomo che risiede nel rifiuto della propria condizione e nel superamento di sé, interrogandosi sulla natura «ultima» delle nostre aspirazioni e rivolte, analizzando la essenza dei nostri desideri, che spesso si espandono senza diventare pure passioni e si trasformano in sterili ricerche...

Didascalia: Smolizza Gustini e Marini III Avevamo promesso a Berto Milli qualcosa dì memorabile e così è stato fatto a dispetto delle Cassandre di turno (troppe!) che prevedevano un fiasco, anzi un fiascone. Chi vi ha partecipato si è reso conto che è stato un successo sotto ogni punto di vista, organizzativo, sportivo, umano, ambientale. Dopo, abbiamo ricevuto molte congratulazioni. Dopo, ovviamente. Qualche defezione da una parte e dall'altra c'è stata, ma ciò era prevedibile sono sfumature. Abbiamo agito in assoluta buona fede e in nome...

Vedevo Silvio Viezzoli la mattina al caffè con la sua aria mite e il suo viso roseo sereno sotto i capelli bianchi a leggere i giornali e un giorno quasi timidamente mi porse un suo libro «Un anno e mezzo di prigionia in Russia». Il giovane professore di lettere descriveva il soggiorno in un campo dove fatto prigioniero attendeva con altri Istriani, Triestini e Trentini che fosse accolta la loro domanda di essere trasportati in Italia per combattere con l'esercito italiano. Spinto dalla sua passione per le lettere, si era laureato a Firenze,...

Giuseppe Zlobez ci ha inviato da ,Long Branch New Jersey una foto ed un ritaglio di giornale, per ricordare suo cognato, Enrico Krug. L'11 giugno 1944 i detenuti politici del Campo di Pouille furono liberati dai «maquisards» e sì rifugiarono nella foresta di St-Sauvant. Il 27 giugno più di 500 SE circondavano la foresta e riuscirono a fare prigionieri 32 di questi combattenti che si difesero strenuamente colle poche armi che avevano a loro disposizione. Dopo essere stati concentrati in un prato in piena cam, pagna e torturati atrocemente i...

Pubblicato il 1.4.1928 sulla rivista «Histria Nobilissima» uscita in due sole edizioni a cura di A. Cattonaro a Pola. La flotta austriaca non contava nell'anno 1846 che poche navi. Erano alcune vecchie fregate, che assieme ad altri navigli di minori dimensioni potevano formare una squadra di 15 o 20 unità, la quale di tanto in tanto facevasi vedere nel porto di Pola. Stazionavano però nello stesso delle peniche o delle cannoniere che servivano da guardiaporto. Ricordiamo fra queste navi il piroscafo varato nel 1843, il Vulcano, la cannoniera...

I manifesti I Triestini il loro passato se lo ritrovano, in positivo e in negativo, andando a vedersi la mostra Dudovich e C., alla stazione marittima, sulle rive, al centro della città; la rassegna dei «Triestini nel cartellonismo italiano» è stata promossa dall'Azienda di soggiorno e turismo. Ne sono stati ordinatori Roberto Curci e Vanja Strukelj, prelevando il materiale in massima parte dalla raccolta Salce del Museo Civico di Treviso che comprende 25.000 manifesti di tutta Europa. Una parte minore ma molto significativa è stata trovata...

Dopo la partita, appena fatta la doccia entrò negli spogliatoi (non ricordo bene quale dirigente o cassiere della squadra) e dopo averci riuniti disse: per la partita di oggi abbiamo deciso di dare 10, dico dieci lire in più di premio e cioè 60 lire. In quel tempo non esistevano stipendi a parte qualche «eccezione». Solamente quelli che lavoravano ricevevano un mancato guadagno per quando dovevano allenarsi o andare in trasferta. A noi studenti bastava la «gloria». I premi di partita erano: 50 lire vittoria in casa, pareggio niente, 100 lire...