Motivo a Venezia (Eval 1957) Il Gazzettino. benché invitato, ha ignorato completamente il raduno. I soli cronisti del Gazzettino non si sono accorti di niente, il che, per un giornale di informazione, come vorrebbe essere è ben strano o forse meglio, meschino! (Dalla circolare n. 16, dicembre 1977, del Comitato dì Venezia dell'ANVGD, sul convegno nel 30.mo dell'esodo).

Bruno Artusi continua instancabilmente a tenere unita la famiglia del Libero Comune di Pola in esilio, di cui è il fondatore; I convegni annuali della famiglia polesana costituiscono il punto di riferimento fondamentale dell'attività comunitaria.

gli ospiti hanno voluto organizzare in occcasione del Capodanno una festa offrendo a tutti i partecipanti i tradizionali dolci istriani e dalmati preparati da loro stessi. I graditissimi dolci irrorati da abbondante e generoso vino hanno contribuito a rendere più allegra la serata allietata anche dalle note di valzer e mazurche che hanno invogliato diversi anziani alle danze - foto

foto Didascalia: Elvino Tomasini In occasione delle recenti festività, le Edizioni Italo Svevo di Trieste hanno curato la pubblicazione di alcune interessanti «strenne» di rievocazione romantica e di documentazione storica dedicate a Trieste e all'Istria. Tra le prime ricordiamo la ristampa di «Attrattive di Trieste» di A. De Goracuchi (pp. 170, inc., lire 9.500, apparso per la prima volta nel 1883) ritratto di una città felice, fiorita di splendide ville, di mirabili edifici nel più svariato assortimento di stili, straripante di merci...

In un libro o album di recente stampa, Marcello Bogneri ha presentato un bel numero di immagini, tratte da cartoline illustrate, che ritraggono Pola nei primi anni del secolo. Bogneri é un appassionato raccoglitore di testimonianze che riguardano la sua città. Mettere insieme tutte queste cartoline — già apparse in gran parte sul periodico «L'Arena di Pala» — deve essergli costato tempo e pazienza. La Pola che vediamo, accompagnata dal sobrio commento di Sergio Zuccoli, non esiste più. Ossia, esistono molti degli edifici, importanti o meno,...

Era il 9 gennaio 1944, una domenica, quando gli apparecchi apparirono improvvisamente nel cielo di Pola e precisamente alle 11.05; effettuarono tre sganciamenti che devastarono gran parte della città; la gente, impreparata a una simile sciagura, rimase stupefatta e incredula. Fu il primo, ma anche il più terribile, dei bombardamenti succedutisi nella nostra città. Le vittime furono circa una settantina; enormi i danni alle cose. Ricordo molto bene quel mattino. Poco prima delle undici udimmo il suono della sirena d'allarme. Mi trovavo a casa...

Didascalie: Oscar de Vidovich con un gruppo di figli e nipoti del Circolo Jadera per la festa di Santa Lucia Maria e Sereno Detoni, Ada Ceccoli Gabrielli, Renata Fekeza e Anna Pini all'incontro dalmata a Trieste Caro direttore, ho seguito con estrema attenzione le osservazioni sull'assenza dei giovani nelle nostre organizzazioni. Noi facciamo tutto ciò che è possibile per i giovani ed i giovanissimi. Sereno Detoni Anche quest'anno, in omaggio alla vecchia tradizione dalmato-veneta che vede Santa Lucia portatrice di doni ai bambini buoni,...

L'arcivescovo mons. Cocolin firma il é dicembre 1977 gli atti del processo ecclesiastico sulla santità del servo di Dio Egidio Bullesi, a conclusione della settantesima seduta del tribunale insediato il é maggio 1974; illustra ai presenti le fasi conclusive del processo il vice-postulatore padre Eutimio Catazzo O.F.M.

Caro direttore, mi perdoni del disturbo che sto arrecandole. Ho la certezza però della sua comprensione dato che questa volta mi sento in dovere di scrivere, fosse anche solo per dire grazie al signor Francesco Papotto che da Cecina, tanto gentilmente, ha scritto per esaudire il mio desiderio. — Fa piacere sapere che altre persone hanno gli stessi nostri ricordi, hanno amato i nostri stessi luoghi, hanno apprezzato le cose più chiare e semplici, dalle quali siamo stati circondati. — La chiesa di San Giuseppe era piccola, lineare, senza...

Lite temeraria TORINO. Abbiamo pubblicato qualche mese fa la lettera di Aldo De Brevi, che informava sulla vertenza legale cui era stato costretto adire per ottenere dall'istituto nazionale assistenza sociale, patronato della Cisl, il diritto delle proprie spettanze quale dipendente avente diritto ai benefici della legge 336. De Brevi ha ottenuto piena giustizia dal pretore del lavoro di Torino che ha condannato l'Inps a pagare tre milioni più gli interessi per il tempo trascorso dall'I gennaio 1974, le spese di causa ed un milione 300 mila...