(Da «Poesie» Rebellato Editore, Quarto d'Altino (Venezia), 1978) A SCENA CHIUSA Tra le quinte del vuoto teatro scivola il tempo come sabbia dalla clessidra. Scenari di polverosi deserti tagliano l'ombra, immane rovina di una universale corrosione. All'orizzonte fragili montagne, a terra orme consunte, dalla platea il canto della non speranza. Tu piú non torni, tu piú non rispondi! Ti chiude un cielo che è troppo lontano. ESILIO Da un inquieto sonno ci destammo in un giardino. Tu sentivi il cuore dolorante per un affanno antico e la tua...

EDUCAZIONE E FELICITA', di M. R. Ruocco, pp. 334, lire 8.800, Bulzoni editore. L'EFFIMERO BAROCCO, di M. F. Dell'Arco e S. Carandini, 2 vol., pp. 392 + pp. 506, ill. e dis., Bulzoni editore. Che cos'è la felicità? In un originale saggio di pedagogia sociale, Maria Ricciardi Ruocco cerca di rispondere a una domanda che ci assilla da millenni riproponendo le risposte date dal pensiero antico e dal Rinascimento, dal preilluminismo e dall'illuminismo per giungere, infine, al problema della felicità nella società contemporanea, quale si riflette...

Situazione economica ed occupazione. E' indispensabile uno sforzo concorde per fare realmente del Fondo Gorizia una fonte incisiva, traumatica per rompere l'inerzia che affligge la nostra città; il Comune è sempre disponibile a fare opera di raccordo fra i rappresentanti degli enti locali nella giunta camerale allargata, ma va prima chiarito che ciò non venga inteso da varie parti politiche, come contrapposizione, o muro contro muro, così come fu detto dopo un primo tentativo fatto in tal senso. Se non si farà del Fondo Gorizia fonte...

Il 16 giugno è mancato il PROF. MILAN CURZIO Angosciati ne danno il trist, annuncio la moglie Maria Abra mi, il figlio Giorgio con la mogli Vanna, i nipotini ed i parent tutti. Due polesani - foto ANGELO (LINO) CLAGNAN Ricorre il quarto anniversario (1 settembre 1975) della morte di Angelo (Lino) Clagnan, che lavorò come fotografo da Zamboni in via Sergia a Pola. Si spense nell'ospedale di Saronno dopo quattro anni di dolorosa paralisi, assistito amorevolmente dalla moglie Lisetta Parenzan che Lo ricorda sempre con tanto amore. GISELLA...

Il nome Europa non può dirci nulla. Potrebbe essere una parola semitica. Oppure indoeuropea. Eyrye significa «largo», «aperto»; heyrísco significa «trovo» nell'antico greco, nel quale dalla radice OK(w)deriva ópopa, «ho visto»; l'idea del trovare o vedere un luogo aperto, largo potrebbe richiamare l'origine d'un'altra parola sulla quale si discute, Latium, il «luogo largo, aperto», che appare a chi scende dall'Appennino lungo il Tevere verso il Tirreno. Ma nessun linguista potrebbe assicurare che Europa significhi tutto ciò. I sostenitori...

Ho amato tanto la chiesa «La Madonna del Mare» quanto la mia casa. Ho incominciato a frequentarla da piccina accompagnata dalla mia adorata mamma, stretta la mia mano nella sua.. e poi sempre... da ragazzina, da studentessa, da giovane. Ogni qualvolta vi passavo davanti, per scendere in città (abitavo in via Premuda) o recarmi a scuola, non facevo a meno di un saluto, sia pure frettoloso, al Signore. Quante volte vi accorrevo, felice, da bambina, mentre le campane, con uno scampanio festoso, annunciavano la celebrazione di uno sposalizio!...

Caratterizzate da un'economia agricola particolarmente incentrata sulla viticoltura, la nostra città e la provincia esprimono particolari feste improntate al vino. Ci sono le sagre paesane per la vendemmia con chioschi, carri addobbati e musiche, ma anche con esposizioni popolari di particolare pregio di vini del Collio goriziano. La prima settimana di dicembre si ripete da secoli a Gorizia la fiera di Sant'Andrea che ha origini contadine e che in qualche modo riesce ancora ad evocare tali origini con un mercato popolare cui si è aggiunta...

SU QUESTO LETTO Su questo letto fui concepito e dato (come dicono) alla luce. Su questo letto (che l'aveva seguita, esule anch'esso) spirò mia madre. Oh, qual toccante immagine, invece, quando su questo letto ella mi dava il seno! Su questo letto (che ho ereditato) la stagione or trascorro delle mie lunghe notti e nell'attesa che maturi l'ultima e cada e giaccia (sull'albero non colto) il frutto inerte delle mie giornate. Pare una vita delle più semplici, la quale scorrevole fili per le Parche annoiate. Una matassa è invece ch'io non so...

Si è tenuto a Monfalcone, presso il Santuario della Marcelliana il tradizionale raduno degli esuli del Comune di Ossero in occasione della festa del Santo Patrono S. Gaudenzio vescovo dell'antica diocesi osserina. La funzione religiosa è stata celebrata da don Giuseppe Stagni, attuale parroco di Ponte all'Ania, che nell'orazione ufficiale ha ricordato il Santo portato agli altari in virtù delle doti e carattere che rispecchiarono gli abitanti delle isole del Carnaro. Al ristorante «Flego» il pranzo sociale. Mario Ottulich, padrone marittimo...