Tiziana Fantini, uscita dalla scuola di Brcra, ha partecipato nel 1946 a mostre di pittura collettive a Milano e iniziate le personali a Trieste nel 1%5, rimanendo anche con le successive nell'ambito locale. Il fatto ha significato perché la sua pittura ci appare di una consistenza meritevole di ben altra risonanza che la sola nostrana. E può spiegarsi con la vecchia ragione, (portata alla ribalta in questi giorni da un settimanale a seguito di ricerche e pubblicazioni sulle pittrici del passato) ed è la nessuna considerazione concessa alla...

Nel porticciuolo di Castelmuschio ora Omi§alj di Veglia è il terminal del nuovo oleodotto jugoslavo. Castelmucastelliere preistorico, po; centro romano e nel 'Medioevo castello dei Francopani. Vi è entrata la prima petroliera iugoslava con un carico di 60 mila tonnellate di greggio. Un ramo dell'oleodotto lungo 730 km arriverà al confine jugoslavo-ungherese, mentre l'altro terminerà a una raffineria vicino a Belgrado. 10 mila tonnellate di greggio saranno inviate alla Cecosìovacchia, la quale concorre insieme all'Ungheria alla spesa per i...

Nella collana «Il Castoro» è uscito, presso la Nuova Italia, uno studio monografico di S. Manferlotti (pp. 122, lire 2.000) su George Orwell, l'anticipatore del terribile prossimo «1984». Sono usciti presso le edizioni Città Armoniosa «Favole a Castroforte» di M. Anzalone (pp. 206, lire 4.000) narrazione «rappresentata» e filtrata attraverso il racconto dell'impresa dei Mille, del movimento dei «fasci sicittàni» e del regicidio di Monza, e «Il santuario di ebano e di luna» di L. Boccalatte (pp. 260, lire 4.500), felice sintesi romanzesca di...

VERONA, a c. di N. Cenni, .pp. 128, fot., lire 8.000, Edizioni Alinari. Verona com'era, ossia la documentazione iconografica di una città nel suo passato per riflettere, storicamente, sul suo presente: in questa nostalgica rassegna di immagini e di «argomenti» di fotografi del secolo scorso spicca l'attenzione più acuta ad aspetti di vita quotidiana, oltre che panoramica, segno di un rapporto quantomai stretto con la propria città. Grazie ai fotogrammi di questi rigorosi autori e attenti custodi di visioni veronesi, la città dell'Arena si...

vignetta

II Sarebbe presto arrivato suo padre, con la mamma e Marco, e voleva che la trovasse perfetta. Il nonno la seguiva talvolta salendo sul tram, era felice della gioia della sua nipotina, del suo sguardo acceso, della nuova sicurezza nei suoi modi e nelle sue parole, temeva soltanto di perderla un poco; stava crescendo Tullia e in fretta; come avrebbe considerato in seguito il nonno, sarebbe ricorsa ancora a lui nei momenti difficili? Ma non doveva pensarci, per ora; e poi quel primo entusiasmo per la bicicletta si sarebbe attenuato e sarebbero...

La città di Gorizia ha onorato a 150 anni dalla nascita, nel quadro di •una serie di iniziative celebrative e scientifiche promosse anche dall'Istituto per •gli Incontri Culturali Mitteleuropei, un grande concittadino, Graziadio Isaia Ascoli, certamente una delle personalità più spiccate fra quante illustrarono la città. Compiuti i primi studi a Gorizia, Ascoli si trasferì a Milano abbandonando anche fiorentissime attività imprenditoriali. In Lombardia si distinse come eminente glottologo mai dimenticandosi dei suoi luoghi natali e delle sue...

VIII L'indomani i giornali milanesi parlarono ampiamente del fatto, commentandolo con tono diverso. Il giornale dei conservatori scriveva così: «Stanotte, verso le 2130 un singolare trio si aggirava, in preda ad evidente ebrezza, per i viali del parco. L'uomo, sui cinquanta o sessant'anni, percuoteva con un ramo di acero, una vecchia cascante, dipinta come un affresco, mentre una giovinetta, forse figlia della colpa, percorreva le aiote, svestita o quasi, e ogni passo che faceva la spogliava di più, avendo essa, chissà per quale effetto di...

Ricordiamo il pittore Renato Daneo che a un anno dalla morte ha avuto una grande mostra a Trieste al Palazzo Costanzi organizzata dal Comune: 26 disegni, 37 grandi dipinti astratti, 17 opere giovanili dal 1940 al 1963. Egli fu uno dei rivelatori della nostra terra, ha scavato nell'intimo di quelle desolate e tragiche pietraie del Carso, di Cherso e di Lussino «protagoniste preferite dei suoi quadri» dice la moglie la poetessa Kettà Daneo nella prefazione del catalogo. Daneo scoprì la Dalmazia nel 1958 per ragioni di saluce, ritornò a Lussino...