Ezio Ongaro, sei vivo? Se sei vivo, batti un colpo! Questi silenzi trentacinquennali sono incredibili e ingiustificati! (Sono qui che batto a macchina, praticamente con un occhio solo; una stramaledetta cataratta iniziale m'ha fregato l'occhio destro, quello che era infallibile; mi salvo contro gli errori di battuta col bianco Pelikan, sempreché l'errore sia d'una singola lettera, altrimenti pesto. Tra pochi giorni ritorno all'ospedale e, speriamo, venga poi un buon periodo. Ti ricordi, Ezio, quando (tu in particolare che avevi miglior...

«Professione psicologo» a c. li G. Fumai, (Edizioni SIPS, pp. 224, lire 8.000) raccoglie gli atti del convegno di sensibilizza-,ione professionale tenuto a Roma il 9-10 ottobre 1980 ed incen:rato su tre principali tematiche: a definizione dell'attuale cam)o di attività della professione nicologica. il rilievo crescente che viene oggi ad assumere la )sicoterapia, e la possibilità di migliorare il processo formativo 'egli psicologi come professionisti L. H

L'antagonismo tra mondo economico e mondo culturale si fa sempre più evidente negli anni che seguono il ripristino del dominio austriaco dopo la caduta di Napoleone. Sono anni dí crisi anche per l'impero absburgico e Trieste deve alle iniziative private la sua lenta ripresa. Quando il centralismo del governo la priva di tutte le sue franchigie e la ingloba nella amministrazione unitaria la città, si può dire, prende coscienza di se stessa e inizia quella resistenza morale che sfocierà nell'irredentismo. I processi di identificazione sono...

68.ma puntata Si legge in agosto 1916 il 3 e il 4 ai cugini Giovanni Pussig e Giovanni Culot a Pola il ringraziamento per l'accoglienza riservata al figliolo che aveva reso loro visita al termine degli esami. Viene anche esperito il tentativo con il nipote Angelo di poter avere «un mezzo metro di ventili per la bicicletta, che sia durevolo e buono, magari di quello rosso; qui non si trova che roba marcia e non adoperabile». E poi l'accenno ai «molti assolo di grancassa» cui farà seguito dopo alcuni giorni la conquista italiana della città,...

Questa vignetta di Gigi Vidris è del marzo 1958, ma è sempre del tutto attuale in base ai dati da capogiro delle giocate del totocalcio e delle altre forme di scommesse che contraddistinguono un momento di grave crisi economica Ancora una volta grazie, Aligi, grazie anche per le due giornate di splendido soie che mi sono godute a Genova in questo tiepido mezzo gennaio ligure. Va bene che le due mattinate ho dovuto trascorrerle nelle vetuste sale di palazzo reale in attesa che fossero completate tutte le pratiche burocratiche relative al...

Go leto su un giornal italian che tuti i manicomi italiani doverà vegnir seradi e i degenti !assedi in libertà. Benon! Cussì tuto se poderà dir dentalia ma no che gavemo gente mata e le statistiche sule malatie mentali no ne riguarderà più. Go sempre dito mi che con un poco de inteligensa e tanta bona volontà se pol risolver qualsiasi problema, anche quel de debelar certe brute malatie! Questo me fa ricordar che tanto tempo fa qualchedun in Italia gaveva mandà una !etera a un giornal per protestar contro chi che se la ciapava con...

Monsignor Rensi, arciprete a Pedena, narra in queste sue memorie, pubblicate a Trento nel 1960 quando aveva 85 anni, cosa avvenne nel paese istriano dopo 1'8 settembre 1943: la presa del potere da parte dei partigiani, gli spietati rastrellamenti delle SE che poi si attestano a Pisino, l'insediamento d'un reparto di carabinieri che si rinserrano nella loro antica caserma isolati tra le insidie delle scorribande dei guerriglieri titini. Il ricordo riprende nel momento in cui i carabinieri sono attaccati il 10 giugno 1944 dalle forze...

MARIO LAZZARI - foto Il polesan Mario Lazzarì ha concluso la sua esistenza il 14 dicembre scorso a Greenport (New york). Lo ricordiamo ancora con questa immagine dopo quella già apparsa con il necrologio nel numero del 30 gennaio ALICE DEL PINO Nel secondo anniversario della scomparsa (12 marzo 1980), Livio, Marisa e Giorgio Del Pino, ricordando mamma e nonna Alice, dedicano a lei, come a tutte le mamme che, lontane dalle loro terra, ci hanno purtroppo lasciati, i versi che Bepi Nider ha scritto per la sua e per tutte le mamme degli uomini...

Personalità di grande spicco tra il personale dirigente dell'Istituto Tecnico «L. da Vinci» di Pola, fu il preside Jacopo Cella, che ne diresse le sorti dal 1o ottobre 1924 al 15 settembre 1929. Gli succedette il prof. Gamberini. Tutti gli studenti nutrivano per il preside una sorta di venerazione. Inappuntabile nel vestire (il Foscolo direbbe «vestir semplice, eletto»), quando passava lentamente con gli occhi penetranti, seminava, per così dire, il più assoluto silenzio. Insomma amministrava la disciplina spontaneamente, senza sforzo...