«Accostarsi al quotidiano» di AA.VV., pp. 188, ERI. Organizzazione del giornale e analisi sociologica, semiologica e psicosociologia del messaggio stampato sono al centro dell'attenzione di quattro specialisti che hanno voluto, in questo libro essenzialmente divulgativo, facilitare l'accostamento dei giovani al quotidiano, strumento rilevante nella formazione di una coscienza democratica. Ricordiamo inoltre «La grafica e il trattamento grafico dell'informazione» di J. Bertin (pp. 288, ill.) che, partendo da esempi improntati a varie...

Un grande stormire d'uccelli, un violento sbatter d'ali, una ventata d'aria fredda e improvvisa: è la paura, è la coscienza di essere preda, è la violenza di chi incombe in un quadro tranquillo, in cuori fatti di pace. Piume leggere scendono dolci al suolo e danno un velo di tenerezza a chi è rimasto intorno, a guardare, a chi capisce che la fiducia è tanto, tanto fragile. Elena Moschen

Piero Soffici, esule da Pola come noi, ma legato sempre alla sua terra, ha accettato di musicare per la «Marco Garbin» della natia Rovigno le composizioni di Curto e Zanriini. Ha incominciato con «Curiva sei pal mondo» ed ha continuato con molti altri testi. Direttore d'orchestra, arrangiatore, autore di motivi molto popolari, Soffici è stato nell'anteguerra e sino all'esodo un personaggio di spicco nel piccolo mondo musicale di Pola. Si è poi inserito nelle orchestre dei maestri Angelini e Barzizza conquistandosi, dopo l'abbandono della...

Il primo comitato di assistenza, sorto a Cremona verso la fine del 1945, veniva ufficialmente costituito il 2 maggio 1946 in via Tagliamento 1; da una relazione che il presidente dell'epoca inviava in data 23 aprile 1946 al Comitato nazionale, la situazione dei profughi residenti a Cremona risultava essere la seguente: 246 profughi, di cui 97 dalmati, 67 fiumani, 59 polesani, 23 istriani. Le condizioni di tutti sono cattive e per alcuni casi pessime: fuorché due o tre famiglie che hanno il capo o uno dei componenti impiegato o occupato,...

Il giorno 26 febbraio scorso è venuto a mancare all'affetto dei suoi cari ENRICO BOSSI - foto Era nato a Pola il 29 dicembre 1922. Lo piangono la mamma Elfrida, la moglie Lucia Postogna, il fratello Bruno con la moglie Carmen Crovato e i parenti tutti. I parenti ringraziano tutti coloro che sono stati loro vicini nel grande dolore. A Torino, il 24 gennaio 1982, è mancata all'affetto dei suoi cari MARIA MOHOROVICH VED. GIACHIN di anni 89. Ne danno il triste annuncio i figli Antonio (Tonin), Marino e Lucio, le nuore, i nipoti e le pronipoti,...

Fine febbraio: due partite in... maglia nazionale; azzurri contro Scozia, azzurri contro Francia. Della prima Vicini, l'allenatore della Under 21, aveva affermato: «Mi accontento di vincere per I a O». Sulla seconda Bearzot era fiducioso, tanto... i francesi non vincevano da 62 anni. Le ho viste entrambe e mi son roso il fegato non per tifo puerile ma per lo sdegno e la rabbia che può procurare la vista di dementi (direi meglio ragazzotti) tanto incensati quanto scadenti. Curati, vezzeggiati, questi atleti casalinghi fanno davvero pena, non...

Si procede con inflessibile meticolosità nella lottizzazione degli incarichi in base alla logica perversa dei privilegi del potere. Non si guarda alle capacità da valorizzare per il conseguimento del bene comune. Il fine preminente è quello di dare soddisfazione al bene politico, sicuri d'un consenso sclerotizzato dalla convinzione che così fan tutti, con richiami all'emergenza morale soltanto strumentali, dato che ovunque ci si avvale della stessa possibilità di adoperare le leve, grandi o piccole, dello spartire favori. Pascal dai Simons

Una serata letteraria è stata dedicata a Rovigno a Antonio Segariol. Un incontro ha avuto per protagonista la poetessa Sabrina Benussi. Libera Sponza e Vilma Krizmanic hanno presentato lavori manuali. A Bagnole è andata, a fuoco la sede della società turistica, sede durante l'inverno d'una trattoria.

Un operaio russo, che ga fato più ore de lavoro straordinario de turi, vien premià con una gita. «Te racomando, manda una cartolina» i ghe disfi in tanti. Dopo dieci giorni riva una cartolina: «Da Budapest libera saluta Popof». Dopo dieci giorni altra cartolina: «Da Praga libera saluta Popof». Passa altri giorni e riva questa cartolina: «Popof libero saluta da Parigi».

Poco meno di un anno fa parlavamo del chitarrista goriziano Giulio Chiandetti come di una promessa del concertiamo giuliano. Riascoltandolo a distanza di qualche mese, l'impressione è quella di trovarci di fronte oltre che ad un temperamento notevole, ad una consolidata maturità, all'approfondimento d'un'esperienza musicale forse poco appariscente ma certamente tra le più raffinate. Particolarmente impegnato in una serie di concerti nella regione, sia come solista che in formazioni cameristiche, Chiandetti ha voluto regalare una mattinata un...