Si è spento sei anni fa. Per conoscere e giudicare un artista, occorre conoscere l'ambiente ed il momento storico in cui è vissuto; e comincio con il dire che non sono un critico ma un amico di Gigi, dalla cui viva voce ho appreso tante cose. Gigi è nato nel 1897 a Pola da uno di quei nostri mistri che rappresentavano, un po', la linea d'unione tra il proletariato e la borghesia. Il padre era falegname. Ci teneva che i figli studiassero. E' un momento storico particolare che vede il consolidarsi delle organizzazioni sindacali e, in parte, il...

Il chiarissimo articolo di Gigi Muggia intitolato «Siamo una minoranza etnica» ripropone l'argomento che sta tanto a cuore a tutti noi giuliano-dalmati: come e cosa fare affinché il nostro ricordo in chiave politico-storica non cada nell'oblio con la nostra inevitabile futura estinzione. Le ragioni per cui la nostra comunità di esuli non può sperare di sopravvivere all'avanzare del tempo sono già state esaurientemente spiegate. Perciò, come giustamente asserisce Muggia, il dovere di autoperpetuarsi (non fisicamente ma nel ricordo) spetta a...

In sede referente sono state esaminate il 25 febbraio in Commissione alla Camera dei deputati tre proposte di legge (Tombesi, Fioret e Franchi primi firmatari) per la liquidazione definitiva dei beni abbandonati. Il relatore Luigi Rossi di Montelera ha detto che «ai profughi è stato corrisposto finora un indennizzo irrisorio» e che «sem• bra giusto pertanto chiudere una buona volta definitivamente questo doloroso capitolo e assegnare ai profughi titolari di beni un indennizzo globale definitivo». La seduta è durata venti minuti; tutti e tre...

foto Didascalie: In alto a sinistra Porto Albona (Rabaz) com'era un tempo Porta delle mura venete a Cherso, verso il «Prato» nei pressi delle scuole elementari, il cui edificio è finito bruciato; è detta «Marcella» per l'iniziale del conte capitano Giovanni Marcello (1588) di cui riporta anche lo stemma assieme a quello del doge Pasquale Cicogna (1585-1595); ora è chiamata Porta della passeggiata 20 aprile 1945 per celebrare una «liberazione» che per la gente dell'isola ha significato condanna per un modo di essere e di vivere vecchio di...

foto Meio tardi che mai; nella foto sul n. 2203 dei 22 agosto 1901 son anche mi; ricordo le persone come se fosse passato poco tempo, ma purtroppo non i nomi, solo quello della Edà che era mia amica e che vorrei tanto rintracciare. MI congratulo con Gioconda Hubenà che ha riproposto l'immagine. Mi ha riportato a tempi lieti. Mi son quela in prima fila, in mezo, in zinoclon, la più toca, col fiocheto alla Deanna Durbin, nostro idolo in quei tempi. Che cocole che ierimo! Me ricordo che gavevimo fato qualche bella gita in bici a Fasana e in...

Alla galleria d'arte «La Cupola» in piazza Duomo a Padova sarà inaugurata l'I aprile alle 18,30 la mostra retrospettiva di Renato Daneo. Sarà presente la poetessa Ketty Daneo, moglie del pittore.

A Roma, nelle sale della galleria Lombardi, in via del Babuino, è stata presentata una mostra personale del pittore zara-tino Raggi-Garuz che ha vissuto vari anni in Giappone dove ha insegnato anche arte pittorica nell'accademia di Tokio ed ha sposato una graziosa studentessa giapponese di nome Yoko. Ora, con la moglie e il figlio Luca, vive a Roma e insegna pittura presso l'Istituto superiore d'arte di Marino, nei Castelli Romani. Ha esposto in varie città d'Italia: a Firenze, Pistoia, Trieste, Venezia e Pisa dopo le personali allestite a...

L'incontro dell'Apocalisse tornerà a far vivere il 24 aprile a Monfalcone l'atmosfera di cordialità di sempre; Uccio Pastrovicchio aspetta le prenotazioni al telefono (0481/86351) o per chi vorrà scrivergli in via Zara 12 a Gorizia; quanti non si prenoteranno sono pregati di non rompere... i tavoli, e di unirsi graditissimi alla comitiva dopo il pranzo al ristorante «Da Flego» in via Bagni; il punto di ritrovo in attesa del convivio è come sempre «Da Zeno» in piazza della Repubblica.

Mi convinsi che, in quella situazione di rigidità di posizioni all'interno della d. c. isontina, era il momento di lasciar perdere con impegni personali frustrati dall'esasperazione delle manovre di potere in cui le ragioni della sopravvivenza politica imponevano a ciascuno degli 'interessati l'uso dei funambolismi più spericolati e bizantini. Volevo mettermi da parte definitivamente, prostrato da una acre situazione di rissosità che rendeva discostante ogni riunione di partito in cui si sapeva che l'esito finale sarebbe stato quello della...