Linea xe... linea; se sa ben che de ela noi no se governo mosso de un milimetro! E tegnindo dure stila linea superego tuto: crisi e problemi. Ultima, in ordine de tempo, la crisi dela corente eletrica, grazie al sparagno che gavemo fato. Gildo consalastre me ga dito a proposito: «la consumemo meno ma in compenso la paghemo de più!» Infatti xà se dixi: «e chi ghe farà gaver ai turisti el pese bianco?» Par che el «motivo» gabi un certo efeto che noi saria alato tale se dixemo: «e chi ghe farà gaver ai "nostri" el pese bianco?» Questo noi dirà...

Quarta parte Seguì un periodo sempre più triste per la città, priva d'una sua rappresentanza comunale autonoma. Tra inchieste, arresti e processi (che colpirono pure meritatamente alcuni corrotti funzionari) e sequestri di giornali, il De Berti volle che il suo settimanale continuasse a battersi in nome delle forze sane che gli avevano dato vita e che non intendevano piegarsi. Infatti «E' positivo che rultima Rappresentanza comunale aveva tanti difetti acquisiti e congeniti, ma agli occhi di certi amici nostri aveva soprattutto un vizio...

Il 12 giugno 1980, traendo lo spunto da alcune pubblicazioni che avevo divulgato, ebbi il primo ed unico riscontro politico, dopo l'estromissione dai candidati al Comune. Mi fu scritto che «eventi contingenti e giudizi politici possono essere ritenuti spiacevoli o immeritati ma, certo, non hanno inteso misconoscere, umiliare o emarginare». Ho così risposto: «I quaderni contengono ritagli di note già apparse sull'Arena; quindi, niente di nuovo, ma semmai in qualche maniera l'accertamento dei sintomi premonitori di ciò che sarebbe poi accaduto...

Didascalia:Palazzo Lazzarini Battiala a Albona (foto dl Ernesto Circovich) Cinque lustri ci separano dalla scomparsa d; questa emerita figura di nobiluomo che, come quella dei suoi fratelli, ha dato lustro all'Istria e principalmente alla sua terra di Albona. Il profilo del barone Niccolò Lazzarini Battiala si staglia sul cielo della lontana azienda agricola di San Martino da lui sapientemente curata ed amministrata, portata a modello tra quelle istriane sin dal tempo dei suoi illustri avi. Un grande cuore di cittadino e di patriota proteso...

Per la verità, e a rettifica di quanto pubblicato a pag. é del 24 aprile, a firma del prof. Arturo Zanini sulla «Nascita di un Ginnasio», prego precisare che la musica della popolare canzonetta «Le mule polesane» (Pola romana), su parole di Luciano Speranza, è stata composta da mio padre Antonio, e non dal bidello Bregant. La musica e il testo completo, con i commenti di Orlando Devescovi, occupano l'intera pagina del n. 2195 de L'Arena. [Riccardo San.]

Domenica 23 maggio si svolgerà il 24o convegno generale dei polesani presso l'albergo-ristorante «La Bulesca» di Rubano, un tranquillo e ridente paesino a 8 chilometri da Padova, sulla strada statale per Vicenza, dove già i polesani si incontrarono nel 1976. Per chi giungerà in automobile o in autocorriera da Venezia-Mestre o da Bologna-Firenze è conveniente uscire al casello di Padova ovest e prendere la statale per Vicenza (km 9); per chi invece proverrà da Vicenza-Milano l'uscita più comoda è quella di Grisignano di Zocco, proseguendo per...

Didascalie: Toni Marini, Tomaso Venditti, Adriana Paparella (Tullio Paparella si intravede dietro), Uccio Pastrovicchio, Sira Leghissa Venditti, Guglielmo Belli, Bruno Selovin, Alda Pastrovicchio, Alice Morini, Bruno Bogneri Rina Monferrà, Angsesser, Toni Marini, Anna Angsesser, Locar, Ciresola, Morari e Zeno che nel suo locale accoglie sempre l'Apocalisse Per chi scrive, tutto ha avuto inizio venerdì 23 aprile, giungendo all'Excelsior di Monfalcone verso mezzogiorno, accolto da Vernier ed altri con la notizia che l'incontro aveva subito un...

«Si, mio, la finirà mal,la vedi come che ghe trema le man per bever tropo». «Ma come tropo, sior dotor, se per ogni bicier che bevo glie ne spando metà».

Era bello, gonfio, bianco. C'era disegnato sopra un buffo Topolino con i calzoncini rossi ed í guantoni gialli ed io correvo felice per farlo vedere a mia cugina quando una punta traditrice lo bucò e quell'allegro palloncino divenne in un attimo un misero cencetto. Neanche il fatto di avere il vestito nuovo mi consolò di quella perdita. Palloncini e vestiti nuovi erano, una volta, sinonimo di Pasqua. Con il bello e il brutto tempo, quasi fosse un precetto come il confessarsi una volta all'anno e comunicarsi almeno a Pasqua, era di prammatica...

Nel panorama, vario ma tutto sommato omogeneo, delle librerie udinesi resta da segnalare un caso unico: quello della libreria antiquaria «La Serenissima», condotta amorevolmente dal professor Marini. «La mia è l'unica libreria veramente antiquaria della zona» precisa, «che non si limiti cioè semplicemente ai libri usati. Qui vengono non solo coloro che cercano un libro a buon mercato (tra cui molti giovani militari di leva, che mi piace ascoltare infervorarsi in lunghe discussioni provocate dai libri che comprano), ma anche i collezionisti e...