Grazie per il largo spazio dedicato al convivio di Firenze. Infatti i frutti non si son fatti attendere: mi ha telefonato da Venezia la sorella di Edo Magnarin promettendomi la presenza sua e di una sua amica al prossimo incontro. Credo che occorra far riavvicinare il più possibile tra loro i pochi rimasti perché in caso contrario il nostro dialetto, le nostre usanze, vanno veramente a farsi friggere. Non credo che sia solo la integrazione in se stessa a tener lontani migliaia di esuli dai vari convegni, ma piuttosto le preoccupazioni che...

Del nostro esodo si è scritto molto quando costituì un vistoso fatto di cronaca nell'inverno del 1947; poi è subentrato l'oblio, divenuto assoluto anche nelle pagine dedicate alla storia italiana dopo il secondo conflitto mondiale. Se qualche cenno viene ancora fatto, è per distorcere il significato di quel moto popolare alla luce dei mutati rapporti italo-jugoslavi. Non s'è mai verificata nella indagine storica una rimozione così totale rispetto a un evento che ha pur visto il coinvolgimento d'una intera popolazione. In tanta odiosa...

Si legge nella voce del Popolo che «dalla partecipazione dei connazionali alle elezioni nel capodistriano è emerso un dato interessante e che viene a smentire il calo numerico riscontrato nei risultati dell'ultimo censimento. A presentarsi alle urne infatti sono stati molti più connazionali di quelli che le statistiche indicano residenti nella regione del capodistriano. Da questo dato di fatto, dunque, dovrebbe partire l'iniziativa di svolgere un'indagine approfondita per stabilire le cause del calo (formale) così rilevante. Analiz zare cioè...

Risi con luganighe (alla travi-sana). 250 gr di riso bene nettato ma non lavato; 200 gr di luganighe tagliate a piccoli pezzi; il brodo necessario; 150 gr di rape nettate, lessate e affettate; 125 gr di grasso di prosciutto e 1 cipolla tritati insieme; 80 gr di burro; 10 gr di parmigiano grattugiato; sale. Far sbollentare le luganighe in acqua bollente per 5 minuti; fare lessare le rape affettate con un poco d'acqua leggermente salata. Mettere in una casseruola con 25 gr di burro il trito di grasso di prosciutto e la cipoilina affettata,...

«Cara, son 'rivà!» «Vien avanti che son tutta per ti».

MASSIMO SCAMPERLE Si è spento a Tricesimo (Udine) il 26 aprile, all'età di 91 anni, Massimo Scamperle di Pola. E' stato uno dei pochi e veri antifascisti, che per la sua inalterata e ferrea fede marxista, ha sopportato percosse, olio di ricino e diversi periodi di detenzione carceraria, senza cedere e rinnegare il suo ideale. Ha scelto l'esodo, convinto dell'ingiustizia che veniva perpetrata ai danni dell'Istria, e consapevole della poca credibilità e fiducia che offriva il comunismo di Tito, propagandato ad arte, dagli jugoslavi. Nel...

Per onorare la memoria di tutti gli Apocalittici scomparsi, i partecipanti al raduno del 24 aprile a Monfalcone elargiscono lire 315.000 pro Arena. Massimo Scamperle si è nuovamente congiunto alla sua cara consorte Giovanna Dudich. Per onorare il caro ricordo di entrambi, la sognata Maria Suzzi ed il nipote Gastone elargiscono lire 20.000 pro Arena e lire 10.000 pro Or-fanelli S. Antonio. In sostituzione di un fiore sulla tomba di Giovanna Franellich ved. Ive, in occasione del primo anniversario della morte, Gabriella, Marinella, Marcello e...

Agglomerato di peli debitamente incollati su una superficie convessa che poi è concava dall'altra parte e si mette sul cranio; la usano gli attori, le persone calve, i capelloni e tantissime donne. Il mio amico Toni cercò di camuffarsi da donna applicando al cranio pelato una parrucca con trecce brune, ma, dimentico dei baffi che abitualmente trasporta sotto il naso, fu immediatamente riconosciuto e accompagnato all'Hotel Duomo ove alloggiava una delegazione di pellirosse. Carlo Milossi

Il 12 ottobre 1946 il gruppo degli addetti alle Poste e ai Telegrafi a Pola; dalle firme sul retro della cartolina si individuano le firme di Matteo Antolli, Pasquale Paulini, Olga Gulino, Giovanni Lati., Valeriano, Goglia, Pietro Mejak, Antonio Rubini, Claudio Pilla, Silla Pazzini, Bruno Cancellan, Rita Bacicchi, Fiorina Clari, Ester Trolis, Ernesto Sevini, Corsi, Maria Vitassi, Dario, Luciano Bressan, Armando Manzo; al centro seduti De Simone, Dronigi e Rossi; ha firmato anche Margherita Schwab, assente Il carro con cui i Postelegrafonici...

ora, mentre un bimbo muore, cantare la natura: mi infastidisce ora scrivere l'amore. Eroe è chi riesce a vivere anche questa vita. Eroe è chi saprà resistere. Eroe è chi sa dire basta, chi sa cambiare, chi sa ricominciare, chi sa andare avanti giustamente, chi non dimentica gli altri. Eroe è chi sa sempre amare, chi non cambia se stesso nel dolore, nella rabbia. Elena Moschen