foto Il nuovo vescovo della Diocesi di Vittorio Veneto, mons. Eugenio Ravignani è nato a Pola. Orgoglio per noi, suoi concittadini, che in gran numero, assieme a molti triestini, siamo andati ad acclamarlo in quella città per dimostrargli la nostra gioia per la sua nomina ad un così alto grado ecclesiastico. Pola, Trieste, Fiume e Zara erano presenti nel labaro che portammo con noi. Prima di entrare nella cattedrale di S. Tiziano, nel piazzale antistante, il sindaco di Vittorio Veneto gli dette il benveuto tra le acclamazioni dell'immensa...

Su una bancarella troviamo un vecchio libro (Giordano editore, 1963) di Aberto Spaini: Auto, ritratto triestino. Una raccolta di saggi di vigorosa intensità. tesi a cogliere la sostanza storica, intellettuale, umana d'una città. Nell'ultima pagina dell'ultimo capitolo dal titolo Noi di Trieste., il tonfo nell'amarezza. Leggiamo: Ouando ci scandalizzava e ci addolorava la sorte dei greci di Smirne. mai avremmo pensato che un giorno la stessa sorte sarebbe toccata agli italiani della Venezia Giulia, che gli italiani sarebbero venuti via a de....

Anche se le nostre idee su Osimo sono contrastanti, ringrazio De Simone per il risalto dato al mio articolo sulla «Fine degli Absburgo, agli altri miei articoli più impegnativi e anche a quelli più scherzosi che tanto piacciono ai miei aficionados e alle mie fans. Gli assicuro che il mio attaccamento all'Arena di Pola è e resterà immutabile, perché è il giornale della mia città adottiva, la mia seconda patria; é la voce della mia gente infelice, bistrattata, ingannata, dispersa e derisa. E il mio rimpianto per la Defonta deriva...

Un altro mito della vecchia Italia è dunque scomparso: il m.o Angelini. Del popolare maestro ebbi i primi sentori a Pola all'alba degli Anni Trenta da parte dei miei amici che studiavano a Torino. A quel tempo, infatti, la sua orchestra si esibiva alla famosa Sala Gay di via Pomba, simpatico ritrovo per ballare frequentato da studenti (quelli di.... Addio giovinezza), Tote», sartine e, a volte, perfino dal Principe Umberto. Poi, nel 1933, iniziarono le prime trasmissioni radiofoniche «in diretta» e cosi pure a Pola divenne familiare la...

Per onorare la memoria di Carlo Brenco da Aurelia Fonda, Lisetta Giovi e Licia Duda Bassan lire 30.000 pro Arena. In memoria dell'amico Carlo Brenco, da Torino Lina e Toni Formica elargiscono lire 20.000 pro Arena. In memoria di Carlo Brenco, presidente del Circolo giuliano-dalmata di Genova e caro amico, Argea Sbrizzai Bruno elargisce lire 50.000 pro Arena. Per onorare la memoria di Carlo Brenco, Ida Konarek Scolari e famiglia elargiscono lire 20.000 pro Arena. In memoria dell'amico cav. uff. Carlo Brenco, presidente e fondatore del Circolo...

Adesso che son nonno so quanto ti ne volevi ben; iero el più picio, iero el pretendo; tutti me diseva de nonna Rosa ti son l'ocio drito. Te vedo anche adesso curva, coi cavai d'argento e la tua cara vose ancora sento co te fassevo rabia, ti piansevi lo so adesso, ti schersavi allora te caressavo; a ti questo te bastava. Nonna cara, veceta nostra tutti te ricordemo ancora e là dove te son eternamente, in pase riposa. Dino Calabrò

Francesca Fanny Sattler, che il 2 novembre prossimo compirà 95 anni, vive nella Casa di riposo di Aiello del Friuli, Nel 1968 un'auto la investi in Corso Italia a Gorizia e le spezzò le gambe. Da allora trascorre la sua vita inchiodata al letto, sempre serena e rassegnata alla volontà di Dio. Legge ancora senza gli occhiali e passa la giornata lavorando centrini e scialli con l'uncinetto. E' completamente autosufficiente e provvede da sola anche a lavarsi gli indumenti. Ha lavorato per 40 anni all'Ospedale di Pola, nella divisione paganti....

Dopo la sconvolgente evidenza dei risultati del censimento, che fecero registrare la perdita in dieci anni d'un terzo di Italiani disposti a dichiararsi tali nei territori che il trattato di pace e quello di Osimo consegnarono alla Jugoslavia, ci fu una vigorosa ondata di riflessione nel quotidiano in lingua italiana che si stampa a Fiume. Una presa di posizione politica impose l'interruzione di quel processo, liberatorio da uno schematismo che voleva dare per assodata la bontà del sistema nei confronti delle minoranze nazionali. La realtà...