foto In occasione del compleanno (89) di Giuseppe nRude mando questa foto che lo ritrae al raduno di Peschiera a manina del mio adorato nipotino Marco Vidal: il più giovane e il più anziano partecipante. Nella foto si intravedono Mario Longo e Tagliapietra. Al caro Giuseppe Rude mando tanti affettuosi auguri e a tutti i polesani un abbraccio Del Piero Baroozzi

Gli ostili di Fasana si ritroveranno a Gorizia domenica 26 aprile al ristorante Kappa in corso Italia 62. L'invito è esteso agli amici ed ai simpatizzanti della gente fesanese. Le prenotazioni telefonando al n. 0481/84956.

Dopo il «Qui Touring», anche il «Corriere della Sera» ha voluto brillare per ignoranza istriana. Ha pubblicato l'Il febbraio una fotografia del Palazzo Pretorio di Capodistria (sul quale sono, tra l'altro, sei Leoni di San Marco) con una didascalia che lo presenta come «il castello di Leopoli», dove si riunivano i deportati dai tedeschi, costituendo una loro associazione. Scrive in proposito Francesco Semi sul «Gazzettino»: «Le proteste sono state immediate, come mi ha assicurato la tegreteria di redazione, cui ho telefonato alle 12 dello...

Al presidente della Repubblica. Francesco Cossiga, é stata inviato il 24 febbraio questo appello: In data 22 novembre 1986 le indirizzai una supplica per salvare dallo sfacelo un'opera dai te costruita ben 2000 anni or sono. l'anfiteatro romano di Pola (Istria) che da due anni circa è soggetto a sempre più gravi manomissioni da parte degli iugoslavi 11 solo scopo di lucro, senza alcun rispetto per il valore enorme del monumento che è un bene comune e come tale appartiene alle genti di tutto il mondo, onde nessuno può violare o distruggere....

In una corrispondenza apparsa sul «Giornale» di Milano a proposito del saper «stare molto bene a muso duro» dei finlandesi verso i russi, si legge che «nell'anticamera del palazzo presidenziale di Helsinki, che parta nella sala dette feste, c'è un quadro ad olio, appeso ad una parete, rappresentante il castello medievale di Viipuri, la città principale della Carelia, che fu annessa dai sovietici insieme all'intera provincia, rimasta nel cuore di tutti i caretiani e non solo di loro. Questo il centratissimo continente apparso sii «Zara: «Vi...

Non meravigliano le inesatte affermazioni di Amedeo di Savoia-Aosta, riportate dalla nostra stampa. Per nostra si intende quella giuliano-dalmata. Anche lui è uno dei tantissimi italiani, quasi tutti, che ignorano la storia delle nostre terre e la nostra vicenda. Però se gli altri — riferisco alle nuove generazioni — non ne hanno colpa perché la scuola, o meglio i politici e i governanti si sono ben guardati dal far conoscere ai giovani la vera nostra epica storia, un Savoia-Aosta, anche se immune da pensierini restauratori, non doveva e non...

Didascalia: II Battistero della Cappella poi trasformata in Famedio del marinaio nella Chiesa Madonna del Mare Fra i ricordi più cari di Polo e la chiesa Madonna del Mare che noi chiamavamo semplicemente la Chiesa della Marina. Fu la mia chiesa in tutti gli anni vissuti nel rione di San Policarpo. Alla domenica. la messa che preferivo era quella delle undici, sia per la comodità dell'orario. sia perché era accompagnata da bella musica che rendeva più solenne la funzione. e sia infine per l'eleganza del pubblico. ufficiali con le famiglie ed...

«El se muto, però el se un omo cussì de parola!»

di Fides Berdini - foto Didascalia: Il C.T. ‘.Bombardiere« nella rada di Navarino (sett. 1942) In questi giorni ho riletto un opuscolo pubblicato nello scorso mese di maggio e intitolato .Breve e intensa vita del cacciatorpediniere Bombardiere; la pubblicazione può interessare un limitato numero di persone, al massimo alcune centinaia in tutta l'Italia, cioè i superstiti di una azione di guerra avvenuta ìl 17 gennaio 1943, al largo dell'isola di Marettimo, e le famiglie degli scomparsi in quell'azione. Varato al Ancona il 23 marzo 1942,...

Dopo l'udienza del Papa, abbiamo pubblicato alcuni testi nei quali affiorava, con estrema discrezione e delicatezza, la delusione degli esuli per non essersi ritrovati nel discorso papale, se non nelle ultime parole, quelle pronunciate oltre il testo scritto. Di ciò si è reso ben conto l'arcivescovo. Bommarco che, nell'augurio natalizio sull'Arena nel 1985, volle sottolineare il particolare valore delle frasi conclusive. Il presidente nazionale dell'Anvgd nel suo messaggio di fine anno fece invece riferimento alle «precise e penetranti...