Solussion de l'indovinel de la pagina indrio: iota - vignetta 22/12/1990 |
|
Latino medioevale istriano Glossario di Venezianità - Luciano Rota 22/12/1990
Tanti oggi scrivono libri - articoli - editoriali motto spesso con approssimazione e con termini poco chiari, oppure non comprensibili alla maggioranza dei lettori. Il prof. Francesco Semi con studio accurato ha condotto a ter-mine con significativo progetto di sviluppo un modello consapevole di Glossario del Latino Medioevale Istriano, che trova l'inquadramento per comunicare e riflettere la ricchezza informativa dell'analisi preziosa della vita istriana del periodo storico 1100 - 1400. Tutto risponde all'esigenza sempre avvertita di...
|
|
«Ripresa italiana a Pola po il maggio 1945« (160 pagine). Per ricevere il volume inviare lire... 22/12/1990 |
|
Bancarella - Livia Horrakh 22/12/1990
Sono usciti, presso CLUP Edizioni, «Vienna-Salisburgo» di E. Povellato (pp. 360, ill.), guida che, oltre a descrivere i classici itinerari storico-culturali dell'ombelico mittel-europeo», cerca di definire il comportamento del viennese d'oggi, cosi singolare rispetto all'abitante delle altre aree metropolitane europee, in bilico tra tradizione e ritmi concitati di questo fine-secolo, e «Wordstar 5.5» di G. Pirovano (pp. 386, ill.), esplorazione completa e sistematica delle diverse funzioni disponibili del piU avanzato sistema di word-star,...
|
|
Auguri familiari da New York - foto 22/12/1990
Con questa immagine, che purtroppo non possiamo riprodurre a colori, Sergio Fermeglia, attorniato dalla sua famiglia, invia da New York gli auguri di buon Natale
|
|
Messa de mezanote Va' pensiero augurale - Nives Saitti Cardone 22/12/1990
L'uomo seduto al tavolo della cucina ingombro di vecchi giornali, di documenti ingialliti e di oggetti ricordo fra i piu disparati, alzó gli occhi verso il pendolo della parete di fronte e disse: «Picia, varda che xe ora de meterse in movimento se volemo rivar puntuali alla Messa de mezanote.. Rispose la picia, riponendo con cura il lavoro a maglia che le aveva tenuto compagnia: «Ti me dixi a mi; no ti vedi che tavolo pien de strafanici che ti ga davanti; ogni ano xe la stessa storia: la note de-la vigilia per ti xe quela dei ricordi de...
|
|
Diapositive in rassegna - foto 22/12/1990
Riprenderanno in gennaio a Trieste nella sede dell'Unione degli Istriani le proiezioni di diapositive in dissolvenza incrociata sonorizzate e commentate da Rino Tagliapietra. In questo ciclo, per allargare I'orizzonte ed accontentare maggiormente gli affezionati frequentatori, si vedranno anche le documentazioni di viaggi verso mete pia lontane dell'Istria. Queste le proiezioni di gennaio e febbraio sempre con inizio alle 17: 14/1 L'Istria attraverso le canzoni di Piero Soffici prima parte; 21/1 Istria che scompare - Abrega - Acquaviva -...
|
|
ARIA DI GORIZIA Tendenza storica 22/12/1990
Contestato (e quindi rientrato per vie interne) il tentativo di aggregare al carro del venticinquennale del gemellaggio con Klagenfurt anche Nuova Gorizia in omaggio alla politica della citta unica, e cancellato quindi in sede locale il non veritiero riferimento, si e assistito invece al persistere carinziano nell'aggancio sloveno. Nel recente libro su Gorizia 1940-1947 di Teodoro Francesconi si trovano gli antecedenti di certe propensioni e forzature trasversali, nella politica, tutta carinziana, perseguita nell'Isontino durante...
|
|
Un solo credere - Guerrino Fiorido Fiore 22/12/1990
La signora Antonia da Genova mi scrive in una simpaticissima letterina di aver notato nei miei scritti la totale assenza del verbo credere usato in prima persona; cioé rileva che io scrivo sempre « io penso che.... invece di «io credo che...., anche nei passi o frasi del discorso in cui si dovrebbe usare con piü proprietà il verbo credere. Cara signora, ha proprio ragione! Io non adopero, da molti anni ormai, il verbo credere al-la prima persona. Perché quando si raggiunge la ragguardevole eta sopra i 70 (ed io filo a tutta birra verso i...
|
|
CAPOLINEA Da che parte il rifiuto 22/12/1990
E stato detto a conclusione del convegno di Venezia: «Chiudersi in se stessi e morire con le loro memorie oppure superare i risentimenti e le animosità per salvare il salvabile di quanto e rimasto dell'identità italiana delle nostre terre assegnate alla Jugoslavia, anche se cio significa farsi carico di un grande sacrificio.. Ma non e proprio quello che si va facendo da sempre, respinti pert. sino ad un anno fa da tutti gli organismi d'oltre frontiera? Non era causa nostra se il rifiuto veniva per diffidenza ed ostilità politica. Ricordiamo...
|