vignetta Canolo, bruta bocassa de scald ghe mostra a la Potiza la linguassa; Crafen ghe fa una testa al Panseroto la guantiera ghe sego culata; se missia se remena Saltimpansa che sucaro ghe beta le ganasse; Bigne, la bora in sfesa per dispeto, el ghe sufia sul muse a la Slogltata odor de saraion cola marsala; Chifel glue ga petado una cornada al Baba che lo slussiga imbriago, Cuguluf col Strudel se patufa per chi xe pin tedesco parotid Per cid the i se indormensi e i sogni bel ghe vol de vanilina 'tut snifada? Licia MicovIllovIch

ORIZZONTALI I Indovino, astrologo istriano - 3 E segretario di un partito politico - 5 Da ognuno di essi pub sprizzare rabbia, invidia - 6 Attirare gli uomini facendo la civetta - 8 Possono essere rigidi o flessibili - 9I1 nome dell'abbonata Sbona-Bortolanza - I I Se giocato per una ruota, vince quattromiladuecentocinquanta volte la posta - 12 Slip motto sgambato - 13 Provvedimento col quale viene condonata in tutto o in parte la pena. VERTICALI: 1 Cenci per pulire - 2 Plante erbacee da cui si ricavano delle pregiate fibre tessili -4 Timore...

all'organizzazione mondiale per il commercio internazionale, contro II massacro dei delfini. L'occasione stata la vertenza commerciale tra Messico e Stati Uniti per la pesca ed il commercio del tonno. Infatti tale tipo di pesca, se non al attuata con corretti accorgimenti, provoca una continua strage di delfini.

Dopo 44 anni l’Italia si è trovata nuovamente a dover ospitare migliaia e migliaia di profughi, come era giä avvenuto nel 1947. Allora eravamo noi i profughi: i giuliano-dalmati. Infatti, due anni di speranze furono vanificati dalla pugnalata della firma del .trattato di pace. (10 febbraio 1947). I signori .alleati liberatori., avendo gia deciso che le nostre terre erano slave, ci negarono iI plebiscito per la decisione delle nostre sorti Cosi, il plebiscito ce lo siamo fatto da noi: su 420.000 abitanti in ben 350.000 abbiamo scelto...

ha eseguito un'indagine sulla citta più care, per un visitatore straniero, del mondo. Al prima posto Tokio; le prime due citta italiane, in questa classifica, sono Milano e Roma, rispettivamente al ventunesimo ed al ventiquattresimo posto. Gli esperti che ogni tre mesi effettuano i rilevamenti per la pendenza della torre di Pisa ne hanno segnalato un'accentuazione dell'inclinazione di 2,9 millimetri.

segue da pag.1 ra sbarcò a Dignano. Con la valigia in testa raggiunse la casa di una amica di Wagna, certa Caterina Ferrarese, accolta con gioia. Mangiò, e dormi da quella brava signora e il giorno successive con una modesta borsa piena di indumenti rientrò a Pola. Energica la mia vecchia genitrice che Dio l'abbia in gloria! Intanto a Pola, in contrapposizione all'Associazione Partigiani Giuliani, filotitini, soprattutto per merito di Sergio Rusich, al quale si affiancò subito quella meravigliosa figura d'italiano che rispondeva al nome di...

Pola incomincio a morire con il bombardamento del 9 gennaio 1944 che provocò tante morti e distruzioni (nella foto il centro con il ritrovo di Bernardis il cinema Nazionale e gli edifici colpiti di via B. Benussi tra cui quello in cui aveva sede la societa dei telefoni); da allora fu tutto, un susseguirsi di vicende drammatiche sino all'illusione di una protezione anglo-americana, naufragata nel 1947 con la cessione della città con l’Istria al nazionalismo titoista.

Sedicesima parte Dopo circa una settimana ritornai a Pola. Con altra corriera raggiunse la citta Nerea Negri con la quale ci eravamo dati appuntamento davanti alla banca d'Italia. Quando la scorsi — era l'imbrunire —mi miss lentamente in movimento guardandomi bene attorno che non ci fosse qualche faccia sospetta. Nerea mi seguiva a pochi metri. Un giardino buffo; una scala buia; il piano dell'appartamento lo sapevo e, dopo aver bussato in modo particolare, la porta d'ingresso si apre ed entriamo. Presentazioni. Nerea aveva capito chi era...

Sempre basso profilo rare un annuncio di dimissioni. La prima supposizione e stata quella di una seria motivazione politica. Ma il giorno dopo si e saputo che si trattava soltanto di una questione di parcelle. Pascal dai Simons