1935 - Asilo di via Operai a Pola Foto di Salvatore Palermo Brindisi estate 1949

Lettera aperta al Presidente della Camera Onorevole Presidente Casini, nei prossimi giorni Lei sarà presente nel Friuli Venezia Giulia soffermandosi nei Luoghi della Memoria, prima di celebrare con solennità nel Consiglio, la ricorrenza della costituzione della Regione Autonoma. Lei si troverà a Trieste, a poca distanza dal confine destinato a sparire entro breve tempo. Questo non è certo un confine etnico: oltre ci sono località e territori profondamente caratterizzati dalla secolare ed operosa presenza italiana. L’Istria è sempre stata...

In occasione del centenario della consacrazione e della prima professione religiosa di Frate Dionisio Filippi, vorrei portare alla luce la memoria di questo mio zio, frate francescano, con la speranza che il suo ricordo attraverso la lettura della sua biografia, possa portare la medesima pace e serenità che egli stesso sapeva trasmettere a coloro che lo hanno conosciuto. Fra Dionisio Filippi, nacque a Valli del Pasubio (Vicenza) il 12 maggio 1882. Pur essendo rimasto orfano in tenera età, nel corso degli anni della sua infanzia e giovinezza...

Articolo 1 1. La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. 2. Nella giornata di cui al comma 1 sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. E’ altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti,...

RUGGERO BOTTERINI Nello Zingarelli, alla voce “memoria” leggo: “funzione generale della mente, consistente nel far rinascere l’esperienza passata che attraversa le quattro fasi di memoria, ritenzione, richiamo e riconoscimento”; a quella di “ricordo”: “atto, effetto del ricordare, del richiamare alla mente”. Un altro vocabolario da, della stessa voce, un’altra spiegazione, più complessa ed indicativa delle difficoltà insite nel ricordare: “impronta singola o complessiva di vicende ed esperienze richiamate o conservate nella coscienza sia in...

Dopo un non breve periodo de vilegiatura in clinica tento de scriver ancora qualche stupidez, maturado col coragio dela paura ‘co iero distirado fra anestetici, tubeti e canete impiradi in tuti i posti. Co’ un tocheto de budel in meno me par de esser più svodo. Per portar qualche variazion sul tema -senza intacar la serietà dell’Arena- go impastà sto polpetton de “maldobrie” (che nela madrelingua veneta suonava come “male dell’oblio”). ‘Sti venezianassi me gà convinto anche che se dixi drento inveze de dentro). Me associo all’invito de quela...

Sul retro della foto leggiamo: Prima bomba caduta nella notte tra il 4-5 settembre 1917 sul tetto della casa al N° 3 di Piazza Porta S. Giovanni (al Cristo). Ricordo di Bepi D’Andrea. La firma è di Giuseppe Durin padre di Berti.

LA MUSINA DI SILVIA LUTTERODT SIZZI Tanti dei nostri, nel lontano passato, gaveva parlà dela musina. Ogi voio aggiungerghe qualcossa anche mi. Tanto per cominciar, me piaseria conosser l’origine de questo nome, “musina”, e de dove che el deriva. E adesso ve voio descriver la prima musina che la Rita e mi gavevimo avudo a Pola. Se tratava de una fina scatoleta de legno pregiato color maron ciaro, lucida, ornada con motivi de fiori de madreperla. La gaveva de sora la fessura per infilar dentro le monedine... e questo iera tuto. Gnente...

La “Giornata del Ricordo” era stata appena celebrata allorché, venerdì 13 febbraio, è andata in onda, su RAI TRE, la trasmissione “Enigma” dedicata alla tragica vicenda delle foibe e dell’esodo. E’ stata una buona trasmissione, molto diversa dalla contestata “Terra” andata in onda l’anno scorso e chiaro indice di un diverso approccio politico alla delicata materia. Merito di un conduttore non aggressivo e di parte, di due politici - Violante e Storace – fermi, ancorché rispettosi, nelle loro prese di posizione, improntate più ad apertura che...

Il toponimo di Sanvincenti rivela un’origine religiosa. Il borgo è sorto attorno ad un possedimento dei monaci benedettini. Dal 1384 divenne feudo dei Morosini e in seguito dei Grimani. La foto mostra il Duomo con la facciata trilobata rinascimentale (inizio XVI sec.). Dedicato all’Annunciazione è opera di un allievo di Giorgio Orsini da Sebenico ed è simile a quella del Duomo di Cherso ed Ossero. Il grande campanile si ispira al quello romanico di Aquileia. (foto tratta dal libro “In Istria” di Livio de Pino) di Laura Gorlato Nel...