Maria Luchi Antonini - foto Maria Luchi Antonini è morta a Follonica, in provincia di Grosseto, all'età di anni 68, dopo breve sofferenza, confortata dalla grazia del Signore e dall'affetto del marito Luigi Antonini, dei figli Giordano, Palmira, Claudia e della sorella e nipoti che la ricordano caramente, per tutto l'amore da essa profuso con semplicità spiccata, tradizione della nostra gente buona ed operosa. La Madre Patria, che ha intensamente amato, le ha profuso durante i 25 anni di esodo serenità ed immense soddisfazioni. Ultima, il...

A quest'ora il maresciallo Tito è già rientrato a Belgrado dalla sua visita in Italia, ma niente possiamo riferirne circa i risultati strettamente politici, visto che il comunicato ufficiale a conclusione dei colloqui da lui avuti coi nostri statisti, apparirà quando questo nostro giornale sarà già composto e in distribuzione. Tuttavia all'antivigilia della partenza del capo jugoslavo per Roma, la cronaca ha fatto registrare due fatti o manifestazioni che siano, che meritano di essere segnalati e giudicati per le fin troppo evidenti...

Il é febbraio scorso si è riunito a Trieste, nella sede di via delle Zudecche, Consiglio generale dell'Associazione delle Comunità istriane. Dopo l'approvazione del verbale della seduta precedente, ha preso la parola il presidente on. Bologna il quale, in un'ampia dichiarazione, ha voluto puntualizzare le direttive alle quali si è sempre ispirato nella sua azione politica. Passando all'argomento delle relazioni dell'Associazione con l'ANVGD, l'on. Bologna ha affermato che resta confermata la denuncia del «patto federativo». Si è passati...

Domenica 7 marzo ha avuto luogo al Collegio «Sauro» di Trieste il tradizionale incontro con le famiglie. Numerosissimi i genitori intervenuti alla manifestazione che, lo confermano le precedenti esperienze, è utile strumento nella ricerca di una sempre più profonda collaborazione tra famiglie ed istituto. Nella sua relazione il direttore del Convitto ha informato i presenti sulla vita della comunità, sui problemi che quotidianamente essa pone, delle cose che vanno bene ed anche di quelle che potrebbero andare meglio. L'appoggio e la...

: Nel carcere nazista di Rodolfo Manzin pag. 179 Palazzo Grimani di Frate Felice pag. 183 La signora di Parma di Calandrone pag. 185 Flavio Gioia podestà di Mario Gerbini pag. 186 L'Istria incisa nel cuore di Aldo Fabbri pag. 187 Romeo Ughi il maestro di Francesco Stoppari pag. 188 Tramonto sul belvedere di Jolanda Manes pag. 189

Appartiene alla nuova generazione. Di famiglia originaria dalle isole vive a Trieste, studia architettura a Venezia. Dopo avere scritto delle liriche legate al postermetismo tenta queste forme nuove. Cerca qualche cose da sostituire al «bello» e al <.sentimento»: I piedi le mani il telefono l'orologio il telefono me stessa un libro un disco una cosa il blu guardare, morire il telefono guardare morire, un tetto Chopin un letto correre dolore di ventre blu e giallo tutti i giorni rosso il telefono la cinquecento gialla o rossa? una...

Per onorare la memoria della cara cognata Anna Tomassich ved. Wetterk, nel primo anniversario della sua scomparsa, le famiglie Wetterk, Clavi e Rosmano elargiscono da Belluno lire 5.000 pro Arena. Per onorare la memoria di Anna Tomassich ved. Wetterk, nel primo anniversario della sua morte, i cognati Antonio e Anna Burul elargiscono ,da Belluno lire 5.000 pro Arena. Per onorare la memoria di tutti i propri cari e indimenticabili defunti, le famiglie Wetterk, Clavi, Rosmano e Burul elargiscono da Belluno lire 5.000 pro Arena. Per onorare la...

IV Amore ideali sogni speranze desideri non mutavano mai se non nella forma espressiva ed essi li maneggiavano con la confidenza di persone adulte che li abbiano già sfrondati dai falsi orpelli dell'illusione. E questo le piaceva in antitesi di come lei li aveva visti e vissuti nella sua giovinezza. E non era vero — e da qui nascevano le movimentate discussioni col marito, il quale finiva coll'incollerisi e lei con lo zittire — che per i giovani l'amore avesse perduto la sua carica di emotività; sentivano anch'essi il bisogno d'innamorarsi e...

Nel decimo anniversario della morte di Flavio Gioia, avvenuta a Grado il 5 aprile 1964, la Famiglia Fianonese si inchina reverente a colui che fu l'ultimo podestà di Fianona. Era nato a Ceglie, in provincia di Brindisi, nel 1880, da famiglia di nobili sentimenti. Sin da giovane abbracciò il campo didattico e divenne insegnante di educazione fisica nelle scuole medie. Iniziò la sua carriera a Taranto, poi passò a Bari, a Grado e a Monfalcone. Descrivere la sua vita mi riesce molto difficile perché la sua attività di educatore, di uomo...