PORTACARTE Da Parenzo a Trieste con Sem Benelli 05/05/1971
Subito dopo la redenzione, a Parenzo fu inviato un commissario per gli affari civili il quale prese possesso del palazzo dell'ex Capitanato austriaco sito in riva accanto al Municipio. Nasceva così il «Commissariato civile per il distretto politico di Parenzo» la cui struttura amministrativa, attraverso un lento passaggio tra burocrazia austriaca e italiana, durò sino al 1923 allorché venne istituita la nuova Provincia di Pola. Primo commissario fu un valorosissimo ufficiale superiore del R. Esercito, il col. marchese Amerigo Andreoli di...
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LE FAMIGLIE Convegno di Osserini 05/05/1971
Anche quest'anno il Comitato profughi del Comune di Ossero organizza per il 30 maggio 1971 a Monfalcone il XXIII raduno degli esuli. Monfalcone è divenuta ormai la sede tradizionale del convegno per il motivo che in questa simpatica cittadina, posta ai piedi della Rocca, oltre a risiedere un folto gruppo di osserini è quasi il centro a cui convengono gli esuli delle città limitrofe come: Trieste, Gorizia, Udine e Venezia. In queste nobili città molto ospitali gli esuli nel 1945/47 trovarono modo di sistemarsi ed inserirsi nella vita...
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IGNORANZA SULL' ESODO : UNA DOMANDA RICORRENTE «Perché siete andati via ?» - GIUSEPPE BACICCHI 05/05/1971
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la convivenza promiscua aggravata da insufficienti garanzie igieniche e ambientali.
Mi voglio soffermare però sull'apporto dato agli esuli dai privati cittadini.
Vi sono stati dei concittadini che hanno pienamente capito la nostra tragedia. Costoro, senza sollecitazioni di sorta, hanno dato quanto e più potevano agli istriani. Hanno aperto le loro ,case, hanno offerto lavoro, si sono prodigati in mille modi per soccorrere quanti non avevano un tetto, quanti non avevano un tozzo di pane. Si può dire ad onor del vero che in ogni luogo vi...
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PASSI PERDUTI Il castello di Fratta di Calandrone 05/05/1971
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stello di Fratta, o di qua o di là, Se no corri il rischio di dare delle illusioni a una o all'altra. Ma Nada sa come stanno le cose e non può illudersi. Ma Lucia invece sì. Ma Nada è amica di Lucia e la spalleggia, fa di tutto per buttarmi tra le braccia di questa. E tu se ti senti sicuro buttati, ma smettila di occhieggiare il Castello.
Ma, a proposito del castello di Fratta, come mai questo castello che da tanto tempo era distrutto, e 'le sue rovine servivano solo come cava di pietre per i contadini, come mai ora è dritto, eretto, i...
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ANNIVERSARIO. 05/05/1971
Nel primo anniversario della morte del prof. Mario Torresi le cognate Ludovica Stipa, Elisa .Sotte, i cognati e i nipoti si uniscono al rimpianto della sorella prof. Paola Marinoni e del nipote Claudio profughi da Pola e .lo ricordano a quanti lo stimarono e lo conobbero.
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ISTRIA Gli italiani ci guardano - ERREMME 05/05/1971
La parte del discorso pronuncialo il primo maggio dal maresciallo Tito in Albona d'Istria, riferita ai rapporti con l'Italia, non ha fatto che confermare la convinzione da noi recentemente espressa, sulla più o meno prossima conclusione dell'accordo per la definizione dei confini fra i due Paesi. Troppi sono stati in questi ultimi tempi i segni e le indicazioni dell'evoluzione del penoso e scottante problema territoriale verso il suo prevedibile epilogo, per poter lasciare più un minimo margine a eventuali speranze o illusioni di uno sbocco...
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Port'Aurea in una vecchia fotografia - foto 05/05/1971 |
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CONVITTI Incontro sereno a Sappada - foto 05/05/1971
Didascalia: Il gruppo sciatori 1971 del preventorio «Dalmazia» a Sappada
Una improvvisa abbondante nevicata ha movimentato e reso ancor più suggestiva del consueto la tradizionale gara di sci, che ha concluso anche quest'anno il corso che ha impegnato 15 bambini del preventorio «Dalmazia» e 5 bambine del preventorio «Venezia Giulia». La gara ha concluso le lezioni seguite con tanto entusiasmo da .parte dei piccoli sportivi affidati ai valenti maestri della scuola sci sappadina. La preparazione è apparsa subito buona e i risultati che si...
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ISTRIA Gli italiani ci guardano - ERREMME 05/05/1971
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do quel «naturalmente», Tito ha voluto semplicemente affermare che non c'era affatto alcun bisogno di parlare nei colloqui di Roma dell'argomento specifico della Zona B, dal momento che per lui
e verosimilmente per i suoi interlocutori romani, altrettanto «naturalmente» il caso della Zona B rientrava nei problemi di confine in generale, intesi e giudicati ,cioè nella loro integralità, senza perciò la necessità di farne riferimento
o argomento specifico. Tanto più che altre pendenze territoriali fra i due Paesi non esistono, 'ove non si...
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CONFINE ORIENTALE Il caso di Breg - ANTONIO CATTALINI 05/05/1971
Stando alle notizie provenienti da Roma sui lavori della Commissione Mista italo-jugoslava per le rettifiche di frontiera, sembra che sia giunta o che stia per giungere la volta buona in ordine alla soluzione di un annoso problema, ben noto ai goriziani ed agli isontini.
Il nostro confine orientale, infatti, non è ancora del tutto definito. Lungo 142 chilometri di frontiera esso risulta regolarmente «inceppato», cioè indicato con cippi di cemento, ognuno dei quali era stato a suo tempo oggetto di apposito verbale firmato dai plenipotenziari...
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