I Cara la mia gente, qua se parla de tre Mari che iera a Modena al raduno dei polesani el 10 e l' 11 giugno, ma de tre Mari che no ga una sola joza de acqua! Se trata de tre Mari co la maiuscola, come mi, de quei che se pol impinir de vin, de bira e magari de rachìa, ma no de acqua. Capirè alora che uno de 'sti tre son mi: quel che scrivi 'ste solite quatro monade, quel che sabato xe rivado a Modena credendo de esser el primo, solo perché al ristorante «Turismo» no iera ancora rivado el nostro caro Bruno! Inveze co son rivado al Motel, go...

dall'Associazione fra (destini e goriziani a Roma: Luigi Cargnel, presidente del Circolo fotografico isontino, il sindaco, la signora Olivia Pellis che ha presentato due suoi documentari, gli assessori comunali Fantini e Ciuffarin, il prof. Luigi Tavano che ha parlato della storia goriziana, e l'autista (mentre l'altro suo collega scatta la fotografia davanti a Castel Sant'Angelo) - foto

Incuneata in un trivio compluviale di aspri e sassosi sentieri, scendenti dalle sommità boscose del Sargneno (Monte dei Peri), del San Lauro (Monte Vernale) e del San Daniele, che dominavano le antiche «contrade» Terra de l'Arca, Possessa de Corea e la selvosa Sciane, s'apriva ampia conca naturale di ritenuta sulla quale stagnavano le acque del Laco Vidrianel. In certi periodi stagionali di grandi piogge, lo stagno straripava riversando le acque di tracimo in più alvei tortuosi, scavati nel vivo del banco calcareo inclinato dei Ronchi di...

I polesi chiamavano comunemente campi e prà tutti quei terreni erbosi pianeggianti che, incolti e abbandonati, occupavano superfici talvolta anche vaste nei sobborghi e dintorni della città. Assai noti tanto per la loro estensione, quanto per la loro caratteristica flora, ricca di erbe aromatiche spontanee quali il timo, la salvia, la menta, il sangrego, la dulcamara, il sambuco e l'onnipresente ginepro, erano i Campi di Altura e di Valdibecco, e un tempo il Prà Grande, quando si estendeva da Monte Magno alle acque del Porto. Non meno noti...

Didascalia:Detoni, Borio e Maier al «Tommaseo » Per la Società artistico letteraria di Trieste sono stati presentati al Caffè Tommaseo alcuni autografi inediti di Niccolò Tommaseo, frutto di ricerche del dott. Sereno Detoni e del prof. Andrea Ostoja presso l'Accademia dei Concordi di Rovigo. L'illustrazione degli scritti è stata fatta dal dott. Detoni, che aveva accanto il direttore de 11 Piccolo, Ferruccio Borio. Oltre al valore degli scritti, raccolti in una bacheca, artisticamente incorniciata e che rimarrà in consegna al Caffè Tommaseo,...

Ogni raduno di polesani riporta a ricordi e a fatti del nostro passato mai dimenticati ma spesso accantonati. La vita però si svolge nel presente e succede che si faccia fatica a ristabilire i contatti, a ripescare nella memoria nomi e momenti del «nostro tempo». A Modena, come in altri luoghi, ci siamo ritrovati appunto per compiere... questa fatica. E, come prevedevo, non è stato semplice fare di quattrocento polesani — tanti ne sono arrivati in pullman o in treno o in auto private — un solo blocco. Lo dicevo durante il viaggio ai fratelli...

«MESSICO: MUSICA MAYA DEGLI INDIANI CHIAPAS» 'Fiesta de todoe loe santos, ;Fiesta de san Bartolo, Carnevale, Fiesta de san Miguel, ecc. (Albatroe VPA 8401, stereo, distr. Editoriale Sciascia). «THE BRAY BROTHERE è RED CRAVENS: REALLY BLUEGRASS» Blue Eyed Darling, Thinking About vou, Toà Heart, Stoneà Point, ecc. (Albatroe VPA 8395, stereo, distr. Editoriale Sciascia). «GRUPPO SPONTANEO DI MAGLIANO ALFIERI: FESTE CALENDARIALI E CANTI POPOLARI DELL'ALBESE» Magninà, Guarda la luna, Festa dei coscritti, Sbrando, In piazza san Marco, ecc....

[Ho detto mia colpa. Ora debbo dire mia massima colpa; Tullio Covacev infierisce impietosamente sulla piaga, ricordandomi una circostanza vera. Eccola.] Mi dispiace dover chiarire e precisare quanto sembra lei abbia dimenticato di fare: mi riferisco alla pubblicazione delle sfogo del Devescovi e la sua presa di posizione in merito, e a mio esclusivo danno! Se ben ricorda, infatti, io scrissi un preambolo alle righe che lei ritenne di poter pubblicare, e che si riferivano sempre agli attacchi del Devescovi nei miei riguardi. Le scrivevo...

LE ERBE AROMATICF1E E MEDICINALI IN CUCINA, di E. G. Vaga, pp. 88, fot., lire 2.900, De Vecchi editore. L'uso attento e amoroso delle erbe aromatiche, che sono quasi scomparse dalle cucine e dalle ricette moderne, rappresentava quel «tocco in più» che dava tanto sapore ai piatti di una volta. Ma ritornare «all'antico» è ancora possibile, con questa raccolta di indicazioni precise e ricette deliziose e facili da prepararsi, tutte con ingredienti facilmente reperibili. Vale poi la pena ricordare che molte delle «soluzioni» dei tempi antichi...