Nel nuovo Parlamento non siamo più neppure anagraficamente presenti. Non c'è alcun eletto con la qualifica di esule o nato nelle terre rimaste al di là del confine. Ciò accade per la prima volta, dopo le presenze nel passato di De Pascalis, Bologna, Bartole, Barbi, Belci, Bettiza, Sciolis, ecc. Al Parlamento europeo sono stati eletti due dalmati: i senatori uscenti Barbi (DC) e ,Bettiza (PLI). Buon lavoro! Quest'ultimo è stato però accompagnato da un commento corrosivo da parte del foglio dell'ANVGD: «Ha detto di avere l'intenzione di...

Abbiamo salutato, nella festosità di tante e nuove bandiere, l'aprirsi, per la nona volta dell'Esposizione merceologica goriziana di questa giovane ma già attesa ed affermata vetrina goriziana. Questa esposizione ha rinnovato, pur nella sua modesta dimensione, una presenza che si proietta in una realtà di significati ben più vasti, perché si esprime come punto già tradizionale d'incontro di paesi alpini e mitteleuropei con la nostra regione, legati da antica amicizia e fraternità e mossi da uno spirito di collaborazione che guarda ad una...

Putele, all'appello «fuori classe» del 26-27 maggio 1979 a Verona presenti Nidia Rossi, Claudia Pecene, Silva Lodes, Lelia Riva con il marito, Livia del Treppo, Clara e Rita Foresti, Nadia Benci con il marito e Lilia Fabretto. C'erano inoltre, tra i moltissimi altri, le Bilucaglia, Guido Giustiniani, Pergolis, Ornella Codiglia, Sira Leghissa con il marito, e Mario Cassini. Hanno fatto scapola (e pararìa che i le gabi viste a Stoja rampigade sui alberi che le ingrumava sariese) Maria Bonaparte, Eleonora Villa, Lucilla Bernè e Lidia Mnzin. Per...

LA VERA GASTRONOMIA ITALIANA, pp. 240, tav. col., lire 12.000, Casa Editrice Capital. La grande cucina non è difficile: lo dimostrano le 300 ricette raccolte in questo volume, tutte «suggerite» dai più celebri cuochi italiani, che fanno rivivere con passione e codificano con esattezza piatti tradizionali come i tortellini alla bolognese e la zuppa scaligera, o danno le giuste indicazioni per la preparazione della vera fonduta e per la «bagna caoda». Non mancano neppure le «specialità della casa», cioè quei piatti che una lunga tradizione ha...

L'Ungheria ha partecipato a tutte le edizioni dell'Espomego; quest'anno è stata presente con le ditte Mavad, Monimpex e Terimpex, in uno stand contraddistinto per la nona volta consecutiva dalla cordialità della direttrice Elisabeta Kamenszky; la giornata dell'Ungheria è stata caratterizzata dalla proiezione d'un eccellente documentario (tanto eloquente da non avere bisogno di commento parlato) sugli aspetti essenziali della vita ungherese, e dalla presentazione di prodotti tipici con degustazione dei migliori vini del Balaton; il presidente...

foto Se l'Italia, alla fine della prima guerra mondiale (1914-1918), subentrando all'Austria nel possesso della piazzaforte di Pola, può essere giustificata nell'avere tolto dallo Zaro il monumento a Tegetthoff, che ricordava la sconfitta di Lissa (1866), ebbe torto di togliere ai «Giardini di Elisabetta», il solenne, maestoso monumento eretto a ricordo dell'infelice imperatrice, di cui il Pascoli ebbe a dire, rivolgendosi all'assassino Luccheni («Nel carcere di Ginevra»): ... con l'arma che gocciò vermiglia passasti il cuore d'una tua...

Maurizio Dardano, La formazione delle parole nell'italiano d'oggi. Primi materiali e proposte. Roma, Bulzoni 1979, pagg. 218, lire 8.500. Gli addetti alle rubriche linguistiche dei giornali sono letteralmente soffocati dalle valanghe di lettere di lettori che chiedono come mai oggi si 'fabbricano tante parole inutili. Recentemente, sponsorizzare ha nauseato sensibili (e colte) persone. Che bisogno c'era di questo novello -izzare? Ora Maurizio Dardano offre, previe considerazioni generali, l'elenco aggiornato delle suffissazioni, delle...

Bumbari oggi. Manlio Moscarda, Virgilio «Madai», Menigo Giachin, Romano «Cincignola», Berto Garello, Aldo Belci, Maria Piccoli,?, Guido «Mandolin», Luciano Pecorari, Bepi Zanghirella, Guerrino Manzin, Sergio «Bibi», Virgilio «Baschirin», Virgilio «Chichin», Ovidio Negri

Il saggista Cesare De Seta in occasione di una mostra presso la Galleria d'arte moderna a Bologna stampa una monografia riccamente illustrata: «Giuseppe Pagano fotografo». Egli che ha dedicato molti studi alla figura dell'architetto parentino morto a Mathausen il 22 aprile 1945 e che fu direttore delle riviste «Casa-bella» e «Domus» mette in risalto l'artista che si dedicò con passione alla fotografia e ne lasciò una raccolta di tremila. Nel catalogo della mostra è ristampato un articolo di Pagano comparso nel 1938 sulla rivista «Cinema»...

Gli arrivi Primi incontri In bosco Siana Al Kaiserwald