Xè tanti che sul giornal i ciacola in polesan e dintorni: ghe xè qualche d'un de lori che me insegna come che se fa? Mi no so .mai come distrigarme con sta «s» che se da scrivi in t'un modo e se la legi in t'un altro. Tanto per far un esempio: per dir xè (in cichera: è) ghe vol scriverlo con una «x», finanche se fussi la schedina del Toto. Ma per dir che una roba la sta «soto» <sempre in cichora: giù) se disi che la xè «zò» e se la scrivi con una «z» che se disi «s» come in «xè». E guai a scriver «se» o «so», perché xè tuta un'altra roba. Ma...

Non è un nome nuovo ai lettori de L'Arena quello di Jolanda Manes: a suo tempo ne fu assidua e apprezzata collaboratrice e nel n. 141,1972 si parlò di due racconti pubblicati dalle edizioni Timavo (Soc. artistico letteraria di Trieste). Ora la sua narrativa è stata oggetto di una riunione della Fidapa di Trieste al Jollà con presentazione della poetessa Lina I presenti hanno potuto gustare di lei, con sapiente lettura di Dante Fabris, due racconti: «Il noce» e «Il 'Natale di Hane Righel», ambedue situabili sul Carso in anni non tanto...

A mia madre La tua solitudine tesse frange di dolore merletti di lacrime luce d'angoscia bianca e nuda come i fondali della tua infanzia sconvolti da aurore trasparenti sterili uragani. La tua solitudine è fragile come 'la mano che cerchi nell'ombra sospesa nell'ignoto [silenzi( piegato dalla Sua voce eco della tua attesa nella conchiglia E dell'universc tenero lamento d'amore sulle bianche scogliere del tuo cuore. Bruno Cerdonio Nel corso dell'estate verranno messe in scena al Lido d Abbazia le opere liriche: Trovatore, Tosca, Rigoletto,...

Abbiamo detto che le quattro pminette di dialetto ,fasanese, bumbaro, stilate con dovizia di geroglifici, sono, comunque, piacevoli, interessanti ed istruttive, nell'occasione che ci capita di leggerle a distanza di ,un'ottantina di anni dacchè furono scritte; sono spigolature che l'autore (G. Polesi?) ha raccolto sulla bocca di persone anziane del paese, gente vissuta tra l'inizio e la ,fine del secolo scorso. Chissà che un giorno del duemila, in un mondo auspicabilmente riassestato, taluno non trovi interessante rispolverare le pagine di...

X Fra i due contendenti fa ora capolino un terzo: gli Absburgo. Questi, cùpidi di estendere il loro dominio al di qua delle Alpi, s'imparentarono con i dinasti di Gorizia e dell'Istria, strinsero patti di fratellanza e di successione reciproca, e si destreggiarono siffattamente che l'anno 1374 ebbero in mano la Contea di Pisino e il Carso, che fino allora era appartenuto ai conti di Gorizia. Incominciava il periodo delle lunghe guerre di rivalità combattutesi tra Venezia e Genova per il commercio del Levante, guerre in cui l'Istria ebbe non...

Didascalie: Andrea Favretto, al centro con il borsello, al primo convegno a Firenze nel 1978 degli ex liceali di Pola Gli inseparabili Uccio Pastrovicchio, Toni Fanizzi, Silvano Biasoni e Ferdi Faraò in una delle loro cantade da Calcich a Pola (Sono scomparsi quasi insieme Silvano Biasoni e Ferdi Faraò) Si sa tutti che questa vita è una valle di lacrime ed una via di passaggio; ma quanti incidenti succedono su questa via! Tralasciando di considerare le perdite delle persone anziane che, pur essendo sempre premature per i familiari, sono...

a Il 19 luglio i Carabinieri celebrano i fatti d'arme del 1915, allorché un reggimento dell'Arma si distinse per il proprio valore sul Podgora. La ricorrenza ha consentito quest'anno di 'rendere un particolare saluto al comandante generale dell'Arma Umberto Cappuzzo, nato nel 1922 a Gorizia allorché suo padre, maresciallo dei carabinieri, prestava servizio nella città isontina. Generale di corpo d'armata dell'Esercito, Cappuzzo è stato recentemente chiamato ad assumere l'alto incarico. Ed in Municipio egli ha detto la sua commozione nel...

- foto Dalla cronaca di La Spezia di sabato 14 giugno ,del Secolo XIX: «Un rappresentante di preziosi ha perso la vita l'altra notte mentre a bordo di una 131 percorreva l'autostrada diretto a La Spezia. Si tratta di Ferdinando Faraò di 56 anni abitante a Livorno in via Spalato. L'uomo colto da improvviso malore si è accasciato sul sedile, mentre l'auto proseguiva la sua corsa senza ormai più controllo. Nel tratto di bretella all'altezza dello stabilimento Oto Melara, la vettura ha picchiato contro il guardrail di sinistra e dopo aver...

DIGNAN MEJO . . . Dignan rnejo, ancui ti resti sempro pioun sulo, sulo con le lo canisele, i lo portighi, i lo saleisi, le solere, le ciuche, i lo limidi, i lo strupidi, ]e piantade e ì lo vulivi. Sulo gramassi, sulo! Tuneina, Menigo, Isepo, Pasquita e Maroussa i zi zidi. I zi zidi allombrì, zuta i alberi rensto la masera, o sparnissadi de sà e de là con el ricordo in cor de 'sta Ivilota!!! ADEJO DIGNAN Adejo Dignan de me paro e de me mano, poldà che i te salaudi in sempiterno, in me parenti sà i zi suteradi zuta 'sti albari o rento la...

E' stato inaugurato sabato scorso il ponte che collega la terraferma all'isola di Veglia. I mezzi per il finanziamento dell'impresa sono stati concessi da nove Istituti di credito e assicurazione e dalle due aziende che hanno lavorato per l'edificazione dell'opera. Il ponte è venuto a costare 654 milioni di dinari nuovi, più 140 milioni di dinari per le rampe e le strade di accesso. Per l'estinzione del credito gli utenti motorizzati del ponte pagheranno un pedaggio che è stato fissato in questi giorni dalla Comunità d'interesse auto-gestita...