N. N., Udine lire 2.000; Carmen Napoleone, Cagliari lire 5.000; Edoardo Giorgini, La Spezia lire 5.000; Suor Adalberta Krammer, Pozzuolo del Friuli lire 5.000; Guerrino Fiorido, Treviso lire 5.000; Renato Segatti, Trieste lire 5.000; Iris Colla, Milano lire 5.000; Gianna D'Amico Burgher, Brescia lire 10.000. Ringraziamo i sostenitori.

Quando, come dissi, agli inizi del 1937 entrai nei «Carducci» di Pola, accolto dal cipiglio severo del poeta che, dall'alto del suo busto marmoreo, vigilava l'ingresso, trovai una popolazione scolastica di 450 alunni ed un corpo insegnante di una ventina di professori; alcuni, più anziani, formatisi a Graz o a Vienna; altri, più giovani, supplenti o incaricati di prima nomina. Le 10 classi del Ginnasio e le 3 del Liceo erano in maggioranza di famiglie cittadine o di ufficiali o sottufficiali di marina: una minoranza proveniva da fuori,...

Il calcio III Calcio giocato sempre più in basso, mentre si esasperano gli orgasmi polemici e gli stadi vanno in ebollizione con sul campo una serie di 0-0 che si vorrebbe leggere soltanto sulle porte dei gabinetti. Juventue e Fiorentina hanno così vissuto una domenica di battaglia del tutto deludente sul piano sportivo. L'unico squarcio positivo l'ha offerto la Roma superando l'Inter a viso aperto. L'Udinese invece s'è rimessa nei guai facendosi superare in casa per un gol regalato al Napoli. [Misterdì] IN Pareggio della Triestina a Fano...

Alberga regolarmente sul ciglio delle strade, ha la testa bianca, la giacca nera e i calzoni bianchi; fa un po' Juventus, ma non gioca al calcio. Dal nome si direbbe che debba parare i carri, ma di carri oramai ce ne sono pochi; si deduce allora che debba parare le automobili. Abitualmente però, quando una macchina va fuori strada, se di fianco c'è il precipizio, passa esattamente tra i paracarri senza sfiorarli. Se invece di fianco c'è un prato morbido, state tranquilli che l'auto si demolisce totalmente urtando nel sullodato oggetto che...

Che malignasa de fame che go avù dopo quel maledeto oto setembre del '43. Ancora adesso dopo quaranta anì me sogno ogni tanto de gaver fame e me dismissio tuta agitada. Mio marì me disi che impignisso sempre el frigo perché me xe restà de quela volta una specie de psicosi. Pol darse! In quel ano mio cugin Mino de Rovigno, apena diplomà ragionier, el iera de leva a Pola, povero fio, nei republichini. I tedeschi glie gaveva dà l'aut-aut: o andar nelle S.S., o nela Wermacht o nei republichini. Che bela scelta! O salta el fosso o rosiga sto...

17 aprile A Firenze convivio degli esuli al ristorante «Cancelli d'oro» (telefonare al n. 780074 o al n. 665851). 25 aprile Incontro dei Rovignesi a Trieste al Jollà alle 13 (prenotazioni telefonando al 040/ 795393 tra le 11 e le 12 'il lunedì, mercoledì e venerdì). Polesani a Rubano 23 maggio A Rubano di Padova convegno dei polesani al ristorante «La Bulesca» (telefonare a Novara al n. 0321/ 25756). 23 maggio Invito ai maestri diplomatisi a Pola nel 1942 a ritrovarsi a Rubano di Padova (telefonare a Cremona al n. 0372/26100). Comitato...

Cosa suggestiva e inspiegabile è la libertà dei ricordi! Libertà condizionata, ovviamente, perché solo il pensiero è libero; quel birichino del ricordo, invece, zampilla quando vuole (dopo magari essersi rintanato anche per 20-30 anni), e nella forma che vuole, perché non esiste la possibilità di ricordare solo ciò che noi vorremmo. Stavo così giocherellando con queste considerazioni, quando, riflettendo su quell'enorme cosa che è la romanità di Pola, seconda solo a Roma (mia madre dixeva che anche le piene de Pola xe romane) ecco tornarmi...

primo ritrovo «Da Zeno» in piazza della Repubblica; poi il convivio «Da Flego»; occorre prenotarsi telefonando a Uccio Pastrovicchio al n. 0481/86351 o scrivendogli in via Zara 12 a Gorizia - foto

II Mia madre era pure assidua spettatrice dei concerti che ogni anno, a Santa Cecittà, il compianto prof. De Castro, presentava al «Circolo Ufficiali Savoia» o presso l'Aula Magna dell'Istituto magistrale: ci esibivamo noi suoi allievi del corso facoltativo di violino, secondo le proprie capacità e talento, come solisti, oppure in duetti, in quartetti o nell'orchestra. Anche i più piccoli «concertisti» nella loro esecuzione davano il meglio di loro stessi, e il successo di ogni concerto, con gli applausi del pubblico, erano il miglior premio...