L'ing. Silvio Cattalini, presidente del Comitato dell'Anvgd di Udine, introduce la conferenza del prof. Paolo Zolli (alla sua sinistra) preside della Facoltà di lingue e letterature straniere dell'Università di Udine, che ha parlato sui libri «Ciacole istriane e triestine» del prof. Francesco Semi, il primo a sinistra, e «Disevimo cussì» pubblicato dal nostro giornale a cura del prof. Enrico Cattonaro; la conferenza di cui abbiamo scritto nel n. 2233, si è svolta nella sala della Filologica Friulana il cui presidente dott. Alfeo Mizzau,...

foto Didascalia:A Vallon di Cherso civilta a confronto; a destra finestra veneziana in pietra d'Istria La storia della parrocchia di S. Marco inizia intorno all'anno 1000 e lo dimostra un'iscrizione in glagolito, uno dei primi documenti incisi sulla pietra quale stele funeraria. il glagolito era una lingua antica croata. Da San Marco, in collina, il parroco Cucih, nel 1830, si trasferì a Vallon sul mare. Rimasero, a mezza costa, i due gruppetti di case in «Cesarovina» (dal nome della fam. Cesarich estinta», ed in «Brajde» con la fam....

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Contrariamente alle previsioni, le prossime elezioni amministrative si terranno, nel capoluogo, il é anziché il 13 giugno. Il 23 aprile si aprirà la campagna elettorale, che si preannuncia quantomai infuocata. Sono attesi a Trieste, per l'impostazione della prossima campagna elettorale, alcuni tra i maggiori esponenti dei partiti nazionali: Piccoli, De Michelie e Nicolazzi sono i primi nomi di una lista che certamente si allungherà nel corso delle prossime settimane.

vignetta (segue dalla prima pagina) Oltre che in classe se metevimo i ociai anca in cine co iera scuro e se li cavavimo subito de colpo co fasseva ciaro. Co ierimo al primo ano de università, a mi e ala Liliana ne fasseva la corte do bei ragassi del San Marco e noi andavimo a far qualche gireto con lori e qualche volta andavimo anca insieme in cine. Co i ne dava apuntamento no ghe disevimo mai de vedesse pel corso, perché fra la gente gaveriimo podù no vederli, e gnanca no ghe disevimo de spetarne vissin casa nostra perché le nostre mame ne...

. Nell'ultimo trimestre del 1981 il costo della vita è aumentato del 4,8 %, il doppio dell'aumento verificatosi tra il terzo e il secondo trimestre. Si tratta della consueta falcidia sulle tredicesime e sulle conseguenti maggiori spese di fine anno. Ci si consola però per un tasso d'inflazione che nel 1981 è stato del 17,8 % contro il 23 % del 1930. Gorizia resta comunque tra le città più care d'Italia, nonostante ambisca a un ruolo spiccatamente commerciale. " pades

foto Di quello che era una volta il Villaggio Kalik, resta ancora intatto il romantico stagno dal quale ne deriva il nome con il rudere dell'antico «ponte romano». Per chi s'inoltra lungo l'argine disseminato di folti canneti fra i quali sostano pazienti con la lenza in mano, gli appassionati di pesca, trova sulla destra un boschetto d'alberi d'alto fusto, dove nella calura estiva è dolce sostare e magari schiacciare un pisolino cullati dal frinire delle cicale e dal gracidare delle rane; sulla sinistra invece, una folta vegetazione ricopre...

18 aprile Marcia dell'amicizia. 23 aprile Il quartetto d'archi con il Coule string quartet, ore 20.30 Auditorium. 25 aprile Esagonale internazionale dì atletica leggera. l maggio Festa degli aquiloni al San Luigi. I 9 maggio Esposizione merceologica al quartiere fieristico. 4 maggio La viola di Bruno Giuranna (al piano Giorgio Sacchetti), ore 20.30 Auditorium. 10 maggio Pianista Mieczyslav Horszowski, ore 20.30 Auditorium. 16 maggio Maratonina internazionale.

Proprio quando si avverte o sembra di avvertire l'affanno dell'età, bisogna sforzarsi di retrocedere ai momenti magici della nostra adolescenza — sempre presenti almeno nel nostro sottosuolo psichico — per attinger forza e gioia nei combattimenti quotidiani di questa strana e misteriosa avventura che è la nostra esistenza. Una mattina ero ancora insonnolito e in procinto di balzar a terra dal letto, facendo attenzione di toccar terra col piede giusto, quando simbolicamente premendo sul tasto della memoria, è zampillato vivido e fresco il...

Prima parte La vocazione marinara e commerciale della famiglia Padovan ebbe inizio nel 1849 allorquando Vincenzo Padovan, da Chioggia, giunse, per affari commerciali ,a Cherso. Conobbe e sposò Caterina Sepcich aprendo negozio di generi alimentari sulla Riva di Rialto, un rione che col suo nome ricordava Venezia decaduta dal possesso della città nel 1797. Da cinquant'anni Cherso dipendeva dall'Austria, ma il vincolo affettivo con la regione veneta era molto sentito tra le rive opposte dell'Adriatico. Qualche tempo dopo Vincenzo Padovan...