«il Nostro Giornale (per gli italiani «Il Mostro) cessò le pubblicazioni a metà dicembre 1947 avendo assolto. ingloriosamente a causa dell'esodo, la sua funzione di sostenitore, in lingua italiana (quella localmente della stragrande maggioranza) del credo annessionistico alla Jugoslavia. Romano Farina, definendosi bocia in quel giornale, lo rievoca sulla Voce del Popolo con «le finestre sprangate per evitare lanci di bombe incendiarie da parte dei neofascisti, il portone presidiato da squadre di operai che poi alla sera oi scortavano fino a...

Una matina, distrigando un po' qua e un po' là, me son fermada a forbir la polvere dei numerosi libri che tien in camera sua mia marna; l'ocio me xe casok improvisamente, su un libro grigio-azuro, stampado a Vienna: Letture italiane per il 1o Corso delle scuole cittadine. (coordinatori: L. Fonzari ed E. Favetti). Purtropo. al libro ghe manca la pagina con :a data de stampa e questo me dispiasi assai. Xe interessante notar come brani e poesie inseridi i xe quasi completamente de autori italiani. Dal brano Albona de Giuseppe Stradner (trad. di...

Noi ghe disevimo callgo e 'sta parola me dà più l'idea de una atmosfera ovatada, de una realtà poeticisada, ma questa che de più de una setimana ne serra sensa !assume respiro, umida e freda. quasi nera, palpabile no se poi riamarla altro che nebia. Quasi son contenta che 'I picio sia russi lontan. dove che ghe xe zà tanta neve e Predo, ma almeno se vedi dove che se me-ti i più e che la muleta sia in montagna dove che qhe ve un bel sol e la neve de fine novembre ormai se ga squaià. A dir la verità. no me ricordo de una nebia altretanto...

«Mio padre nacque l'8 novembre 1891 a Pola, da una famiglia dignanese, di antiche e profonde radici istriane, testimoniate già nel 1458-65 da un Andreucius Gorlato quondam Noterà. in Fasana d'Istria*. Inizia così la biografia che la figlia Laura dedica a Achille Gorlato e che vuole essere non soltanto ;ma valorizzazione dell'opera dello studioso di folclore istriano, ma nel contempo un omaggio alla Histria Terra.. In 74 dense pagine, seguite da altre sette per l'elenco in ordine cronologico delle 140 pubblicazioni (comprendenti libri, saggi...

Un amico che lavora all'italsider ed è molto ben Informato su ciò che succede nella siderurgia italiana si presta, con buona volontà, a farmi capire la situazione e le prosoettive dell'impianto siderurgico dell'Ait (ex Italsider ed ex Terni) di Trieste. In quattro anni la produzione è dimezzata e gli occupati sono scesi da 1.800 a 1.000. Il guaio è che la produzione è la più povera del settore, la ghisa, nel cui mercato l'Italia è un fornitore di scarso rilievo. A suo parere la situazione avrebbe potuto migliorare cercando una joint-venture...

Dedicato a Diego De Castro, che giudica l'esodo io, «errore storico», All'assemblea di protesta a Capodistria, ha detto uno degli intervenuti: «Quando chiedo chi siamo, mi sento rispondere che noi siamo quelli "bravi" che sorto rimasti. Ma siamo stati veramente bravi?»

Da Milano: Auguri dall'Ufficio Stampa Rusconi Libri Luciano Beggiato, Rosanna Bellomo. Per il Circolo Giuliani nel Mondo, di Mar del Plata (Argentina), la Commissione direttiva invia ì più cordiali saluti e migliori auguri di pace e prosperità al direttore e a tutti i suoi collaboratori LI presidente Bruno Zerauschek. Maria Pasquinelli ha ringraziato Marcello Civitico per l'omaggio della medaglia coniata nel quarantennale dell'esodo ed ha formulato i migliori auguri a tutti i fratelli esuli di Monlalcone. Da San Francisco: Cari auguri al...

Si sono spenti, lontano da Isola d'Istria, Guido Dagri a Sydneà, a 63 anni, e Luciana Va-scotto Trolan a Providence, in America, a 55 anni. E' morto in America Silvestro Lettich, discendente da una tra le più antiche 'famiglie di Lussingrande. MARIO CASTELLANI - foto Dieci anni fa, il 24 gennaio, dopo brevissima inesorabile malattia, lasociava per sempre questa terra Mario Castellani. Era nato a Fola il 2 agosto 1920, figlio di Giuseppe e di Eleonora Venutti, amato fratello di mia moglie Nella. Alto, capelli neri, gioviale, generoso, aveva...

La pineta iera una miniera de squasi balete: una fighera sal vadiga gaveva figheti come balivi, duri. lera sempre qualche fandol che se incaponiva a magnarli; se fighi, i diseva; mariavergine, che corse dopo a casa per resentarse la baca che pareva esser scada passada con la carta vetrada. No se doperava i fighi solo per armar le fionde; le loro foie iera le più larghe de tute le altre a disposision per certi usi in pineta; no ve diga i impachi de aqua freda! Certo iera esperiense che no se ripeteva, ma sempre esperiense; altro che rodali...