Vi voglio parlare di una dolce fanciulla istriana, figlia di un Ufficiale di Marina dell’imperial regio governo di Austria ed Ungheria, che abitava in un paesino poco distante da Pola e che annodava i suoi sogni di adolescente agli alberi che vertiginosamente si protendevano sul mare o ai cespugli fioriti della sua terra. Ve ne voglio parlare perché quella dolce fanciulla, che ha conosciuto il dolore mai sopito dell’esilio e che ha ancora negli occhi il colore del suo mare, non è stata travolta nell’animo dal trascorrere del tempo, che segna...

il 97° compleanno la signora GIOVANNA DA CORTE. La nipote Benita Da Corte le augura tanta serenità e salute attraverso le pagine dell’“Arena di Pola”. Agli auguri sinceri si uniscono la Redazione ed i lettori I

Tonin Devescovi (s’ciupito), cugino rovignese di mia madre, in tempo di guerra era militare con il Battaglione San Marco e, da dove si trovava, ci mandava spesso i suoi saluti usando le cartoline stampate dal Battaglione che riproducevano un leone marciano possente e battagliero con tanto di spada sguainata e con accanto la frase che colpì la mia fantasia di ragazzo: “Quando San Marco alsa la coa tute le bestie sbasa la soa”. Non conoscevo ancora il dialetto veneziano e “coa” e “soa” mi facevano un po’ ridere ma il leone era bello e credo...

Al tempo che Berta filava... Mi devo esser assai antica perché gavevo filado anche mi. Iera stà durante el periodo che ierimo sfoladi a Medolin. Gavevimo ciolto in afito una camera presso dò boni veci: sior Giovanin e siora Cecilia sua molie. Ben, no i iera proprio tanto decrepiti, i sarà stadi sula sessantina... ma a mi, ancora muleta picia, i me pareva veci assai. Anime de oro... E quante robe che gavevo imparado là osservandoli. Come che se fa el pan in casa: lavoro duro, de grande energia, che andava avanti per ore a pestar e a rivoltar...

Ho incontrato Pasquale De Simone una sola volta e non posso dire di averLo conosciuto; ho, pertanto, preferito affidare all’amico Gissi il compito di ricordar- Lo. Conosco, tuttavia, il Suo operato quale politico ed amministratore pubblico ed il Suo grandissimo ed impareggiabile impegno quale istriano e Direttore del nostro giornale. Per questo, con profonda stima e riconoscenza, ho preso parte con viva partecipazione ai Suoi funerali e portato personalmente alle gentile Consorte ed alle Figlie le condoglianze di tutti i nostri lettori....

Flash *** L’eredità di papà di Giovanna Angelita Chersola *** Fatti e misfatti di un “povero” prete di Piero Tarticchio *** Frammenti di vita a Lussino di Giorgio Gaspar *** In licenza dalla guerra di Corea di Sergio Fermeglia *** Gli internazionalisti da salotto di Claudio Antonelli *** Ciacolade & Controciacolade *** Mala interpretazione della maggiorazione della pensione per i profughi di CarloMontani *** L’Istria e el Leon di Bruno Carra *** Comunicazioni ai lettori

Mi riferisco al parere dell’avv. Vipsania Andreicich pubblicato su “Difesa Adriatica” del gennaio 2004 circa l’interpretazione delle disposizioni di legge che prevedono, in favore degli esuli, una maggiorazione reversibile del trattamento di pensione INPS, soggetta, a sua volta, “alla disciplina della perequazione automatica”. Ferma restando la maggiorazione nella misura di L. 30.000 mensili, pari ad euro 15,49 lordi, sono sorte diverse interpretazioni sulla perequazione, da intendersi, come chiarito nel parere, quale “rivalutazione annua in...

Avevo sette anni. Dunque vi racconto fatti successi settantaquattro anni fa. Si andava al mare a Saccorgiana. Era un bel gruppetto di signore: mia mamma ed io, la signora Palmira con sua figlia Bianca Valtellina, la signora Rustia con la figlia Ritucci ed abitavamo in fondo a via Carlo de Franceschi. Verso le due del pomeriggio, appesantite dalle borse con asciugamani e colazioni, ci si incamminava su per la salita di Monte Paradiso e poi giù dalla parte opposta e dopo un altro bel tratto di strada si arrivava a Valsaline, piccolo...

La signora Nidia Pedol Moscarda di Como ci ha inviato alcune istantanee dei tempi felici della “mularia discalsa” di Fasana. Le immagini sono state scattate nell’estate del 1933 nei pressi della diga. Tutti i ragazzi militarono come calciatori nella squadra locale. Nella foto 1 - in alto da sinistra a destra Dorino, Piro e Lino (in seguito divenuto suo marito), nel mezzo Albino, seduti Gigi, Mario e Bepi. La foto 2 ritrae Piro e Pierin rispettivamente capitanidelle squadre A e B

Presso l’hotel Marchi di Arco, il 14 febbraio 2004, Mario Nones presentava, con una simpatica e colorita carrellata di fatti, vicende di vita e di storia, concernenti gli appartenenti alla Casa d’Austria, l’ultimo lavoro letterario della scrittrice Romana De Carli Szabados. Non v’è luogo più delizioso come la città di Arco, per operazioni culturali di questo tipo. Fu devota agli Asburgo che erano soliti soggiornarvi, e qui il 27 dicembre 1894, ospite dell’Arciduca Alberto, si spegneva Francesco II di Borbone, sovrano in esilio del Regno...