Esuli. Nel ’47 eravamo giunti a Trieste a migliaia dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia, trascinandoci dietro i nostri miseri fagotti, troppo piccoli per contenere i frutti della precedente vita di lavoro e di impegno, ma immensi per il carico di orgoglio che contenevano; orgoglio per la consapevolezza della difficile scelta compiuta di tutto abbandonare pur di rimanere Italiani.Molti ne sarebbero poi ripartiti, appesantiti dalla iconografica valigia di cartone legata con lo spago, appena sufficiente per portare altrove le nostre radici ed...

foto Didascalia: ... quando l’amore per la propria terra va oltre la vita La commemorazione deiDefunti è sempre carica di suggestioni, come si conviene alle “eredità d’affetti” che fanno parte essenziale del patrimonio umano e civile dei popoli. Nel caso degli esuli, questa celebrazione assume un valore particolare, perché si unisce alla consapevolezza di uno sradicamento irreversibile e della diaspora che ne costituisce l’effetto. L’Associazione “Libero Comune di Pola in Esilio”, ben conoscendo il disagio che deriva a molti...

Lettera a Ciampi Eccellenza, con mio sommo dolore e sdegno Le segnalo un inopportuno gesto compiuto dalla Repubblica di Slovenia, da poco entrata a far parte dell’Unione Europea, proprio nel cinquantenario della seconda Redenzione di Trieste. Le Autorità slovene hanno curato l’emissione di un francobollo, tanto inesatto quanto provocatorio. In esso compare, infatti, non solo l’Istria slavizzata, con le località dei nomi scritte in sloveno, ma anche Trieste, col nome Trst che non ha mai avuto - se non nelle brame di Tito - nonché altri luoghi...

foto El sempre vulcanico Rudy el na ga dito: «’ndemo a tartufi in Istria. Sempi!No a ingrumarli, a magnarlia Momiano da “Rino”,un “Rimasto” de seconda oterza generassion che sa far elristorador e anche, sopratuto,bon vin».Ma non semo ‘ndai solo amagnar, anche a visitar le belessedel Alto Buiese, guidai -ormai una istitussion - da Rosanna.E qua voio contarvelatuta. Sta ostia de baba la satuto de l’Istria. “Ostia de baba”,in istrian se capissi, insenso de afeto, stima e sinpatia.La sa, anche, come e perchése meti, cussì e colì, lepiere della...

Autunno Per i Santi e per i Morti, tutti a Monte Giro per ricordare i nostri cari con grandi fasci di crisantemi. In quei giorni ai bambini si regalavano le fave, dei bombon rotondi come s’- cinche, colorati e fatti di pasta di mandorla. A Trieste usano ancora ma qui si è persa l’abitudine. A Pola non c’è stato mai l’uso dei regali di Natale sotto l’albero, bensì di quelli di San Nicolò il 6 di dicembre. C’è anche la canzoncina: San Nicolò de Bari, / la festa dei scolari / i scolari che no’ fa festa/ San Nicolò ghe taia la testa./… Non so...

Asini e Balilla di Mario Frezza *** “Remi” istriani sui podi di Olimpia Tratto da “Trieste azzurra” *** L’ultimo profugo di Danilo Colombo *** Al patinagio di Roberto Stanich *** Confronti de scole, dal 1912 al 1999 di Tullio Binagli *** Ricordi “stagionali” di una rimasta di Ester Sardoz Barlessi *** Nadal 2004 di Edda Garimberti *** Pola: commemorazione dei defunti di Carlo Montani *** Lettere in redazione risponde Silvio Mazzaroli

Nell’Aula Consiliare del Comune di Loano, alla presenza di un folto pubblico attento e sensibile, si è tenuta la commemorazione del cinquantenario del ritorno di Trieste all’Italia. La manifestazione, voluta dalla dottoressa Nicoletta Marconi, Assessore alla Cultura, ha visto la partecipazione di una nutrita rappresentanza di studenti dell’Istituto Statale Superiore “Giovanni Falcone”. Dopo la proiezione di filmati sulle foibe e sugli avvenimenti che documentano l’entrata delle forze armate a Trieste, ha preso la parola il prof. Gianpaolo...

Via Ostilia Ho una nostalgia struggente della via Ostilia (com’era una volta) e dei suoi dintorni, anche se lì non abitavo. Da adolescente, vi ero andata qualche volta con la mamma e, passando da via Degli Arditi in via Monte Cappelletta ma, soprattutto, salendo la scaletta che portava su, in via Ostilia, sentivo aleggiare intorno a me un’atmosfera particolare; c’era nell’aria pace, serenità … spazi liberi … spazi puliti. Via Ostilia e dintorni: un’anima, piena di poesia, tra le tante della mia Città.

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA Sono in molti, in troppi ancora a non capirlo; a non volerlo capire. Tra questi non c’è, sicuramente, il Presidente Ciampi. Lui ha dimostrato di averlo capito perfettamente, attribuendo la Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla memoria” dei nostri concittadini - Addobati, Bassa,Manzi,Montano, Paglia e Zavadil - uccisi, o meglio assassinati per la sproporzione della reazione ai loro reali atteggiamenti, nel corso dei moti popolari del novembre 1953. Semmai, a non capirlo sono quanti, da destra, hanno voluto...

Co’ iero muleto, qualche volta mia mama e mio papà i me portava al Patinagio. Questo iera un posto sai popolare a Pola, in Via Carlo de’ Franceschi, dove che sula pista de patinagio, al sabato e ala domenica de estate, i fazeva balo. Iera una grande pista de saliso, a l’aperto, con un muro tuto intorno e, oltre che spettacoli de patinagio e partide de hockey sui patini a rodele, i fazeva bali, feste, incontri de box e altre manifestazioni. Iera un’istituzion a Pola e, infati, i ghe gaveva fato anche la canzon: Al Patinagio ghe piasi andar,...