Sulle tracce di un castelliere - insediamento preistorico situato su una altura - nei pressi di una magnifica baia, nel 42 a.C. fu costruita dai romani la Città di Pola, dove sono nato, accanto all’arcipelago delle Isole Brioni. Il destino ha voluto che nel febbraio del 1947, durante il grande esodo dalla Venezia Giulia e Dalmazia, dovuto alla cessione di quei territori alla ex Jugoslavia, mi trasferissi in Piemonte, nell’ospitale Savigliano, ai piedi del Monviso, una bellissima montagna al centro delle Alpi Cozie a 3841 metri di altezza sul...

foto Chi volesse una volta di più ripercorrere idealmente le contrade di Pola e nel contempo confrontare le proprie sensazioni con quelle di un compagno di viaggio, non troverebbe occasione e persona più adatte di Otello Soiatti e del suo “Quaderno dei versi polensi” di recente pubblicazione, nel quale si intrecciano fittamente ricordi, leggenda, cronaca e Storia. Monte Zaro, San Michele, Monte Ghiro, la Riva, i Giardini sono “luoghi” di una leggenda collettiva e personale inscindibile dalla Storia antica e recente. La nonna, gli amici, il...

Ci sono gli alpini della “doppia naia” e ci sono gli alpini “esuli in Patria”. Ed ogni qual volta li vediamo sfilare, in apertura della manifestazione conclusiva dell’adunata nazionale dell’ANA, sempre in minor numero, ma sempre comunque presenti tenacemente, orgogliosamente presenti, con i loro tre gagliardetti, con il loro striscione che avverte “Vivi e morti sono qui!”... beh, un gran magone ci prende e gli occhi si inumidiscono: perché queste presenze e questa fedeltà sono cosa rara, oggi, come ebbe a dire una volta il tenente colonnello...

Avvicinarsi, senza incontrarsi Egr. Direttore, è inutile, possiamo avvicinarci ma non incontrarci. L’Editore e il Direttore hanno la facoltà di pubblicare quello che è in linea con le loro idee. Però, quando decidono di pubblicare, credo che, non sia corretto influenzare il lettore, né positivamente né negativamente... Gravissimo, da segnalare con la matita rossa, la “p” minuscola. “O cara terra mia / mi devi perdonare / se un giorno...”. Ho lasciato l’Istria nel mese di febbraio del 1947. Non ho mai, mai e ancora mai, brigato perché quella...

Giorno del Ricordo a Trieste: gli appuntamenti *** “Né panatica né scarpe” di Aligi Vidossi *** Asini e balilla di Mario Frezza *** Fasanus e i giochi nell’Arena di Danilo Colombo *** “Prese d’acciaio e pugni d’oro” *** Il quaderno dei versi polensi di Otello Soiatti di Licia Micovillovich *** Lettere in redazione risponde Silvio Mazzaroli

Uno scopo che impegna fina in fondo: viver a lungo... per capir el mondo! I golosi? Lassarli che i se ingossi. La' soto i sarà presto... pele e ossi! Invidia, gelosia - tuto un! I mastiga velen condì col fiel ma 'l stomigo continua a star digiun! Chi si contenta gode (Andemo, dai! Costreti a rinunciar! Contenti? Mai!) Volere è potere. (La fossi vera perche' Hitler ga perso la sua guera?) L'ingordissia fermar vol tuti quanti Perché ela sola ga de andar avanti? Chi va con lo zoppo impara a zoppicar. ('Na scarpa a taco alto e una savata... per...

Didascalia: “il Bilfo” Atto I “Danza del vento” Costume di scena disegnato da Piero Tarticchio per il balletto “Il palo” - “El pal de quei del pian” musicato dal Maestro Luigi Donorà e tratto da una novella di Antonio Palin. Contava mio nono “A Pola, prima dela guera, andavimo all’opera”. Per lui tute le robe se divideva in “prima dela guera” e “dopo la guera”, dove che “prima” iera tuto bel e bon e “dopo” iera tuto mal. Cussì, per esempio, de un per de scarpe, che le iera durade tanto, el diseva “ xe roba bona, de prima dela guera”. Se...

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA E’, in primo luogo, sul piano internazionale che le nostre speranze si scontrano con la realtà. La vicina Slovenia, già “europea”, si fa paladina del principio di proprietà, ma lo fa a senso unico; lo fa per richiedere la restituzione di cose che, sotto nessun punto di vista, le appartengono. Ignora lo stesso principio quando è lei a dover restituire quanto ad altri sicuramente appartiene. Nella sua legislazione non ci considera cittadini europei, bensì solo “italiani” - “nemici del popolo” (?) - e, come tali, ci...

La notte di capodanno, a seguito -foto di un incidente stradale, è deceduto a Trieste il Capitano dei paracadutisti, effettivo alla B. “Folgore”, Cristian PERTAN. Era figlio di Istriani e si sentiva profondamente “istriano”; per questo alcuni mesi fa, quasi presago del crudele destino che l’attendeva, aveva espresso il desiderio di poter un giorno riposare nella sua terra d’origine. Il suo desiderio è stato ora esaudito e Cristian riposa ora in pace nella sua amata “Terra rossa” alla quale aveva recentemente dedicato una poesia: Terra...

Didascalie: Il lavoro, fatica consueta, per uomini ... e donne Il Cristo crocifisso, rassegnato nel suo dolore (disegno di Aldo Bressanutti L’altro caposaldo della vita del paese era il lavoro. Begna lavorà, bisogna lavorare? Per quanto? Mah non ci si poneva neanche il problema. Per la me fèmena, i morèdi, per sempre. Non c’era un terminare prefissato a questo obbligo, fino alla morte. Anche gli anziani, i vecchi continuavano a lavorare o comunque a rendersi utili nell’ambito del gruppo familiare. Ma nessuno malediceva il lavoro, il sudore...