49° Raduno nazionale dei Polesani - - foto 31/05/2005
Come preannunciato, nei giorni 13, 14 e 15 maggio si è tenuto a Verona, presso l’HotelMaxim, il 49° Raduno Nazionale dei Polesani. L’incontro, per la cui organizzazione - non priva di difficoltà a causa delle molte manifestazioni fieristiche del maggio veronese che avevano imposto lo slittamento di una settimana - molto si era impegnato il Consigliere Giuseppe Piro, nonostante l’inclemenza del tempo, che ha un po’ rovinato il giro turistico nel centro cittadino, è riuscito molto bene. Il primo riscontro positivo è stato che, quantunque la...
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L’assenza dello Stato nella storia giuliano- dalmata CARLOMONTANI 31/05/2005
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SEGUE DALLA PRIMA PAGINA
Il trattato di Rapallo del novembre 1920, con cui veniva istituito lo Stato libero di Fiume, ed il “Natale di sangue” che lo seguì a breve distanza, con lo scontro fratricida tra l’Italia ufficiale di Giolitti e la Reggenza dannunziana di Fiume, caratterizzata da una costituzione assai aperta e con forti venature sociali, furono il corollario di Versailles, dando luogo al completamento dell’esodo dalmata e ad una grande occasione perduta. Il Governo Mussolini, già dal 1923, in occasione dell’incidente di Janina...
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Rimpianto postale – foto 30/06/2005
Dedicato a quanti si lamentano che
il nostro giornale tarda o non arriva affatto. Proponiamo l’immagine del “postier” degli anni Venti, quando le Poste Italiane erano più sollecite nei recapiti e i disguidi e gli smarrimenti avvenivano raramente
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comunicazione ai lettori 30/06/2005
Esilio Pagamento abbonamento estero Il pagamento degli abbonamenti esteri risulta altamente a rischio, se attuato a mezzo di invio di contanti ed assai oneroso se effettuato con assegno bancario, sia in euro che in valuta, a causa dei cambi e delle trattenute bancarie. In pratica, gli oneri passivi oscillano tra il 10% ed il 15%. Anche su consiglio della Banca, di cui l’Associazione si avvale, si pregano, pertanto, i gentili lettori esteri di voler provvedere a mezzo di bonifico, possibilmente in euro, sul C/C bancario, avente le seguenti...
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COME ERAVAMO - foto 30/06/2005 |
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A Lussino la tomba di Ulisse – Danilo Colombo . foto 30/06/2005
Se nei miti dell’antichità c’è quasi sempre un briciolo di verità e se l’isola della maga Circe, fu realmente, quella che è oggi l’isola di Lussino (alcuni in minoranza ritengono che la sua residenza possa essere stata una località vicina a Gaeta) sarebbe il caso di improvvisarsi archeologi e nei 74 chilometri quadrati della pittoresca isola quarnerina iniziare una campagna di scavi per trovare dov’era ubicata la tomba di Ulisse. Ma come? - mi sono chiesto - secondo la tradizione, Ulisse spintosi con la sua nave oltre le colonne d’Ercole...
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LA TRAGICA SCELTA... 30/06/2005
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA Una classe operaia, infine, che avrebbe costituito la maggior concentrazione di proletariato in uno Stato che stava vivendo una rivoluzione bolscevica, ma in cui gli operai erano decisamente assai pochi. Per questi comunisti giuliani di lingua italiana venne inventata la politica della “fratellanza italo-jugoslava”. Tutti gli altri italiani invece, erano considerati “residui del fascismo”. Si trattava degli strati urbani, che rappresentavano il nerbo dell’italianità giuliana e venivano percepiti come i “nemici...
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Asini e balilla – Tipi di paese - Mario Frezza - foto 30/06/2005
Didascalie:
tipi di paese –
Nono Bepi . un vero condotiero
All’incontrario che per noi, i passatempi degli adulti erano poco numerosi. C’era poco tempo libero oltre al lavoro domestico e a quello dei campi. Il contadino ha sempre da fare anche quando sembra che non ci sia nulla da fare. Nelle due o tre osterie del paese si giocava a briscola, partite a tre ragi che venivano segnati col gesso su una tavola nera. Qualche volta si sentivano dalla strada i giocatori di morra, ma il gioco non era ben visto perché foriero di zuffe e litigi. Le...
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Proverbi esaminadi 30/06/2005
(*) Chi dorme non piglia pesci -
Come se spiega che mio nono,
pisolà sui scoi con la togna in
man, gaveva pescà un’orada
grossa per cussì?
(*) Il raglio dell’asino non arriva
al cielo - E co’ una volta i li
copava de bote? Povere bestie!
(*) L’unione fa la forza -
El moto dele ditature.
(*) Non si vive di solo pane -
El slogan de chi che ghe piasi
abufarse!
(*) Chi pecora si fa il lupo la
mangia - El se ga dimenticà che
pegore se nassi!
(*) A buon intenditor poche
parole - Trovarlo!
(*) Chi la dura la vince - Chi che
ga scrito ‘sto proverbio...
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Dopo l’8 settembre ‘43 la repressione slava colpì le figure più rappresentative delle comunità... 30/06/2005
Si parla di foibe, ma è sbagliato. Si dovrebbe parlare di stragi jugoslave nella Venezia Giulia. Non è solo un problema di nomi, ma di evitare equivoci nei quali si infilano con disinvoltura i negazionisti. Certo, l’immagine più sconvolgente di quella stagione di morte rimane quella dei corpi gettati nelle profondità degli abissi carsici, e quell’immagine si è fissata nella memoria come simbolo di una volontà di cancellazione totale. Però quel modo così efferato di somministrare la morte non fu che un aspetto di un fenomeno di proporzioni...
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