Arte dell’impossibile di Carlo Montani *** Nascere in Istria di Anna Maria Mori *** La Croazia deve restituire i beni Lettera della Mailing List Histria ai deputati italiani *** Conoscere per ricordare di Licia Micovillovich *** Santa Giuliana, 2 novembre di Tito Sidari *** Il canottaggio a Pola negli anni ruggenti di Anteo Lenzoni *** Un libro verità che contribuisce a infrangere il muro del silenzio di Simona Tarticchio *** Lettere in redazione risponde Silvio Mazzaroli

Foto Didascalia: 1906 - «Zingaro» al ballo dei bambini che continuò ad essere organizzato sulla scia d’una tradizione ormai felicemente collaudata e consolidata nella vita di Pola "Carnevale 2006", ancora un'occasione per ricordare la grande festa popolare del "Ballo dei Bambini". Un'occasione importante, perché quest'anno cade il centenario della manifestazione, promossa la prima volta per il Carnevale del 1906. Non è che prima, a Pola, non si svolgessero manifestazioni simili; tutt'altro! Solo che le festicciole erano circoscritte...

Caro signor Claudio Antonelli, leggo sull'ultimo numero dell'Arena due suoi articoli. Le confesso che sembrano scritti da due persone diverse, e se mi complimento per "Il ritorno a Vezza d'Oglio" del quale ho co-sentito lo struggimento del ritorno nei luoghi infantili, agganciato a sentimenti lontani dei quali desiderava inconsciamente riappropriarsi, del secondo sono rimasto perplesso perché, a mio avviso, presenta delle incongruenze, dei luoghi comuni, dei giudizi che sembrano dettati più da un astio profondo (che d'altronde si può...

50° Raduno Nazionale dei Polesani. Grado 28, 29 e 30 aprile 2006 Come da tempo anticipato, il 50° Raduno dei Polesani si terrà a Grado a fine aprile. Hanno già preso avvio le attività organizzative per questo incontro che riveste particolare importanza poiché vi sono previste le elezioni per il rinnovo delle cariche associative. A tale riguardo, s'invitano quanti hanno la volontà di impegnarsi per migliorare la conduzione del “Libero Comune di Pola in Esilio” a comunicare il proprio nominativo, per l'inclusione nella lista elettorale, alla...

Il ricordo di una tragica Storia, scolpito con segno indelebile su una lastra di pietra ad Albate: “piazzetta Don Angelo Tarticchio, martire istriano delle foibe. Villa di Rovigno 1943”. Così la città di Como - alla presenza dei suoi rappresentanti politici e militari - ha celebrato ieri mattina la seconda giornata dedicata al ricordo dei morti nelle foibe, inaugurando una piazza ad un uomo, la cui personale e drammatica vicenda in futuro sarà per i comaschi l’esempio del barbaro assassinio di massa che coinvolse centinaia di persone, quando...

Ho dovuto leggere il libro di Marco Girardo “Sopravissuti e dimenticati- il dramma delle foibe e l’esodo dei giuliano-dalmati” per scoprire alcuni particolari, che non conoscevo, della vita di mio padre Piero Tarticchio. Solo allora ho capito il perché di tanti silenzi. Colui che ha sopportato un carico di dolore troppo grande non riesce a trovare la forza per raccontare ai propri cari le sofferenze subite durante il periodo più delicato della vita dell’uomo: la sua adolescenza. Il passaggio esistenziale in cui il bene e il male si iniziano...

Vignetto di Giorgio Forattini, apparsa su “Il Giornale” di martedì 14 febbraio 2006

Nella primavera dopo l'8 settembre 1943, come se avesse avuto l'intuito e la preveggenza della tragicità degli avvenimenti che si sarebbero susseguiti, mio padre prese la dura decisione, se non di fuggire da Pola, comunque di abbandonare la dolce e quieta vita che la nostra famiglia vi aveva condotto fino allora e di trasferirla a Trieste. Io ero una bimbetta, ma ricordo con grande nostalgia, ingigantita dai racconti di mamma e papà, la nostra casa vicino alla salita di San Martino (che mi pareva ripida e impervia) e la casa al mare nella...

Nel novembre del 2005 L’Unione degli Istriani ha pubblicato “Il lato oscuro della tragedia di Pirano ISTRIA 1945” di Annamaria Muiesan Gaspari, esule da Pirano. Con questa opera l’autrice riprende e approfondisce con maggior vigore il racconto autobiografico incentrato sulla scomparsa di suo padre, Domenico Muiesan. Rispetto al primo libro intitolato Via Vico Predonzani, 666, quest’ultimo è più ricco e diretto, più deciso nelle citazioni, non è una riedizione riveduta, rappresenta la naturale continuazione di un discorso doloroso e doveroso....

Ve ricordè i capoti che portavimo de fioi? Abondanti, vasti, grandiosi - perchè i gaveva de durar diversi inverni - dato che la mularia cressi presto. Spale enormi inbotide , manighe che te coverzeva i diti, ingombranti e longhi fin quasi la cavilia. A “sfogiar’. (se fa per dir) un capoto novo iera poco de vantarse e de star alegri: i conpagni e le conpagne de scola e de giogo se divertiva a riderte drio, a ciorte in giro con comenti e conplimenti de un gusto pesante, che ti gaveria voludo sprofondar sototera per la disperassion. E come iera...