SOMMARIO Potrete leggereIn questo numero: 17/03/1971
La scelta dell'esodo di Ruggero Radin pag. 163
La linea del giornale di Bruno Artusi pag. 165
Reagire alla terza fase di Antonio Cattalini pag. 167
La signora di Parma di Calandrone pag. 169
Incontro con Soldati di Mario Severi pag. 171
Giovani fra le due guerre di Aldo Fabbri pag. 171
Concerto in via Sabotino di Norma Rebelli Gallippi pag. 172
Tramonto sul belvedere di Jolanda Manes pag. 173
I problemi del credito di Antonio Tripani pag. 175
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PASSI PERDUTI La signora di Parma di Calandrone 17/03/1971
segue
lesse fare capire che se io non ero d'accordo avrei dovuto dirlo prima, ma ormai non c'era più niente da fare, mi sarei messo io dalla parte del torto se solo adesso avessi sollevato delle eccezioni.
Entrammo nel bar, dove ci accolse una nube di fumo pesante, maleodorante, e uno schiamazzo di ragazze e di giovanotti truculenti, ma innocui.
Uno di essi, alto, scarno, seduto su un portaombrelli, al tavolo dove erano almeno venti di questi esemplari di umanità allegra, ma alticcia, dicevo uno di questi, quello alto, scarno, lanciò una...
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USI E COSTUMI Giovani fra le due guerre - ALDO FABBRI 17/03/1971
Compiva il suo ventitreesimo compleanno: la nostra Patria, alcuni anni prima, uscita da un vittorioso ma sanguinoso e logorante conflitto, ne stava subendo le naturali conseguenze. Angustiata da una caotica situazione interna che accomunava tutti gli strati sociali, annullati e disconosciuti i concetti basilari che costituiscono il traliccio di sostegno di una sana società, si stava avviando verso un'anarchia già presente e profondamente infiltrata. L'intervento di una nuova corrente politica la quale, partendo da presupposti onesti, cercava...
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La sorgente dell'Isonzo in val Trenta - foto 17/03/1971 |
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Pola 1947: i giorni dell'esodo - foto 17/03/1971 |
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POESIA Amore e verità - A. F 17/03/1971
Un anno fa, il giovane ,umaghese Ottavio Zacchigna, in uno slancio di generosa protesta immolava la sua giovane esistenza facendo fuoco distruttore del suo corpo. La fine non fu immediata, anzi fece sperare, per quanto impossibile secondo la scienza medica, ad un suo salvataggio, ad un suo ricupero. Dal suo letto all'ospedale, mentre era tutto una piaga e tra i più atroci dolori, questa speranza fu pure sua, poiché alla vigilia dell'estrema partenza, egli voleva sì, ora ardentemente vive re e vivere per contribuire alla creazione di un mondo...
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Pola 947: I giorni dell'esodo - foto 17/03/1971 |
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Pola 1947: i giorni dell'esodo - foto 17/03/1971 |
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POLTRONCINA L' ipotesi d' una scelta 17/03/1971
Trattare di politica sull'Arena non è affare mio e l'ho capito in varie occasioni. Ma le «Riflessioni» di Manzin a pag. 115 del N. 8 e, in un certo senso, anche le impressionanti e allarmanti rievocazioni a pag. 117 dello stesso numero, di Ruggero Radin (allarmanti poiché qualcosa di analogo o peggiore potrebbe ancora accadere nell'avvenire) hanno suggerito anche a me delle riflessioni.
Anzitutto ho ricordato subito un articolo sul Piccolo di Trieste in data 19 novembre 1970 che mi aveva particolarmente colpito. L'articolo «Congetture»...
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LETTERE CONTROLUCE La linea del giornale - BRUNO ARTUSI 17/03/1971
Novara, 28 gennaio 1971
Caro De Simone, nella vita capita molto spesso che si dicano o si scrivano delle cose che vanno al di là delle nostre intenzioni. Mi auguro di tutto cuore che a te sia accaduto altrettanto quando pubblicasti sull'Arena di Pola quei due infelici articoli: «Desiderio di pace» e «La vittoria dello sgarbo». Comprendiamo benissimo che siamo in un paese democratico e ciascuno può scrivere e dire ciò che vuole. Questo è il sacrosanto diritto di ognuno. Il direttore dell'Arena di Pola questo, però, non lo può fare, perché,...
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