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Il calcio Italia tre 17/07/1982
Tenace e ostinato il friulano Bearzot è divenuto d'emulo del piemontese Pozzo nel portare l'Italia a vincere dopo 44 anni il campionato mondiale di calcio. Senza farsi scalfire da una critica vociante, Bearzot è aiutato avanti per la propria strada sino al successo più prestigioso. Fu negli anni giovanili giocatore della Pro Gorizia ed è questo un vanto per la squadra bianco,celeste che cerca di risalire la ,china di anni bui. Misterdì
LA RIDADA 17/07/1982
Dò poco de bon se meli d'acordo una note de andar a rubar galine. El primo che tenta se beta una legnada che ghe fa partir qualche dente. El vien fora tegnindose la man sui labri gonfi. «E alora?» ghe domanda el compare. «Cliente, gnente; va ti perché a mi me vien de rider». Emi
Sono richiesti gli indirizzi ... 17/07/1982
di: Lina Sterpin voci. Caule; Lina Cecchero che lavorava all'Unione Militare; Antonietta Paragona che lavorava a Pola nella sartoria Milani; Stefania Moraro in Bullona che abitava a Monte Paradiso. Comunicare alla nostra redazione. Per corrisponde, alla proposta di favorire la continuità del dialogo dopo i convegni o il riallacciamento di rapporto, attraverso i contatti telefonici, pubblichiamo nome e numero di coloro i quali ci hanno sinora autorizzato a tarlo (vedi pag. 3). Scrive,i per l'inserimento.
Lotte fra Venezia e Genova dí GUGLIELMO BELLI 17/07/1982
Agli albori del XIV secolo, Venezia aveva terminato di leccarsi le ferite per i danni subiti — intorno al 1260 — ad opera di Genova. Aveva ristrutturato il possedimento facente capo al baiulo di Costantinopoli, che si trovò al vertice di un insieme formato dal protettorato di Negroponte, dal dominio cretose, dai quartieri mercantili delle principali città di Cipro (Nicosia, Limisso, Famagosta). A queste si aggiunsero le dipendenze di terraferma, i Castelli di Corone, di Modone nella Morea, la colonia di Costantinopoli, il baiulato di Tiro,...
ITINERARI ADRIATICI Le stanzie - foto - Marino Coglievina 17/07/1982
Didascalie: Strapiombo sul mare a Lubenizze (m. 378) Il moletto del Santi Cosma e Damiano a Piscio (palude) nel porto di Cherso in una foto del 22 maggio 1981; fu agli inizi del secolo il cimitero delle imbarcazioni in disarmo; oggi è «base» per i cocai, sempre in caccia di preda sul bassofondo; sulla destra il convento di San Pietro delle monache benedettine Porta e resti delle mura venete a Lubenizze (Hibernicia); il castello (oppidum) dominava il Carnaro; l'insediamento romano era spostato verso occidente rispetto ai castelliere...
Bancarella - Livio Horrakh 17/07/1982
«Il caffè» di L. Pierotti Cei, pp. 128, lire 5.000, Mursia Editore. Dedicato specificatamente alla «cucina al caffè», questo libro insolito e per più versi istruttivo rifà le cento «storie» del «bruno chicco» offrendo al lettore un ricettario ricco e succulento che gli permetterà dí allestire un intero pranzo esclusivamente con piatti alla nera bevanda: si potrà così «partire» magari dalle «conchiglie in salsa bruna» per passare al «pollo del diavolo» o all'«Omelette Etiopia», fino a concludere con un «soufflé Rio de Janeiro». «Le radici...
La coda dell'occhio Cerniera spenta - Viudut 17/07/1982
Si vorrebbe ancora che Gorizia facesse da cerniera nel conflitto in atto fra friulanità e triestinità. Ma non ci si rende conto che te armi, che potevano accreditare quella funzione in passato, si sono spuntate nel ripiegamento sulle posizioni del localismo esasperato, alla ricerca di affermazioni senza respiro, legate come sono al prestigio da raggiungere entro un mondo chiuso nelle ristrettezze del campanile. Viudut
ITINERARI ISTRIANI Il silenzio di Stridone di MARIO ZANINI 17/07/1982
Stridone non è oggi quella villa di Portole sull'alto colle sopra la Brazzana, tutta piena di vita che un tempo si esprimeva nei campi, nelle cave di pietra, nei boschi e nei prati come grandi affreschi naturali dell'operosità di questa gente. Vi domina oggi un silenzio, un immenso silenzio,ma non triste e gravoso come quello che si avverte in altre ville nostre, ove, tra case diroccate, focolari spenti, porte sbarrate, roveti cespugliosi e serpeggianti, non riconosci la presenza dell'uomo. Oui a Stridone, Sdregna, le case dicono che...
POLA DELL' ALTRO IERI L'orto e la barchetta - Maria Tamaro Cavazzina 17/07/1982
La nostra corte iera la più alegra de Veruda, perché abitada da soli parenti. Se iera tuti come fradei. I mii cugini sonava uno el mandolin, uno la mandola e l'altro la chitarra, e noi muli ghe andavimo drio cantando le canzonete in voga a quei tempi. No gavevimo le pretese che xe adesso. Ne bastava poco per esser contenti. Nei nostri orti ghe iera, a seconda de la stagion, tanti fruti: sariese, persighi, amoli, ùa, mandole e tanti alberi de fighi. Quando che passava per de là dei militari e i guardava con bramosia quei fru-ti mio papà ghe...
Veneziani e Genovesi in guerra - foto - Guglielmo Belli 17/07/1982
Didascalie: La comitiva raccolta dal Circolo giuliano-dalmata di Genova arriva a Gravosa (Ragusa) con la nave traghetto (la cronaca del viaggio nel numero 27) Davanti alla Loggia del Leone distrutto Franca Martinelli, Bruno Mancini, Ida Konarek, Vittorio Grubissich, Luciana Mancini, Orlando Devescovi La comitiva davanti alla Torre dell'orologio a Cattaro Franca Martinelli e le rose sotto un arco a Traù (segue dalla prima pagina) Per non rimanere spettatrice, Genova, seguendo i progressi di Venezia in oriente, si era impossessata di Chio,...

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